Note d’Italia – Sardegna: Daniele Stefani canta No potho reposare dei Tazenda
La storia della musica sarda non può che fondare le proprie radici nei canti e nei cori popolari. Uno di questi, forse il più famoso, è No potho reposare, scritto e interpretato per la prima volta nel 1915 e poi riproposto e inciso da grandissimi artisti come Maria Carta, una delle artiste (cantante, attrice, modella) […]
La storia della musica sarda non può che fondare le proprie radici nei canti e nei cori popolari. Uno di questi, forse il più famoso, è No potho reposare, scritto e interpretato per la prima volta nel 1915 e poi riproposto e inciso da grandissimi artisti come Maria Carta, una delle artiste (cantante, attrice, modella) che ha fatto conoscere nel mondo la cultura sarda. Qui Daniele Stefani ha scelto di cantare la versione dei Tazenda e di Andrea Parodi.
Il progetto di Lezioni italiane prende spunto dal saggio di Italo Calvino “Lezioni americane”, uno dei suoi ultimi scritti che è diventato una bussola anche per il mondo contemporaneo. Proprio per questo, per orientarci meglio in questo complesso momento, nasce Lezioni italiane. Da sempre Centodieci infatti è orgoglioso e indissolubilmente legato a quel “saper fare” italiano che nella storia ha reso grande il nostro Paese. Saper scrivere, saper dipingere, saper progettare, saper inventare. Sono soltanto alcuni dei talenti che in questa pagina svilupperemo sotto forma di parole scritte e cantate, recitate e raccontate.
Dicono che nei momenti di crisi si intravvedano anche spiragli di opportunità, Lezioni italiane è il nostro modo per offrire ai lettori di Centodieci la possibilità di vedere questo periodo così strano per il nostro Pianeta come qualcosa di positivo, di visione e di ripresa. Sentendosi anche orgogliosi di ciò che l’Italia ha offerto e offrirà al mondo intero.