Note d’Italia – Venezia: Daniele Stefani canta Patty Pravo
Io che non vivo di Pino Donaggio e La Bambola di Patty Pravo sono i due brani scelti da Daniele Stefani per celebrare il Veneto e la città di Venezia nella nuova tappa di Note d’Italia.
Io che non vivo lancia Pino Donaggio, compositore e cantante nato a Burano, nell’Olimpo dei compositori italiani. Un successo incredibile, tanto che dalla versione italiana sono state poi create numerosissime cover in altre lingue. La più celebre è quella di Elvis Presley, che fece vendere alla canzone più di 80 milioni di copie. Dopo questo fuoco di celebrità, si dedica soprattutto alla composizione di colonne sonore per i film con collaborazioni eccellenti. La più longeva è quella con Brian De Palma.
Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, nasce a Venezia e fin da bambina è appassionata di danza e canto. Nell’adolescenza si trasferisce a Roma dove inizia a frequentare il Piper, dove viene notata e nel 1968 fa uscire il 45 giri de La Bambola la sua carriera da lì prende il volo e la consacra come una delle protagoniste della canzone italiana, anche grazie alla forza del suo personaggio pubblico.
Il progetto di Lezioni italiane prende spunto dal saggio di Italo Calvino “Lezioni americane”, uno dei suoi ultimi scritti che è diventato una bussola anche per il mondo contemporaneo. Proprio per questo, per orientarci meglio in questo complesso momento, nasce Lezioni italiane. Da sempre Centodieci infatti è orgoglioso e indissolubilmente legato a quel “saper fare” italiano che nella storia ha reso grande il nostro Paese. Saper scrivere, saper dipingere, saper progettare, saper inventare. Sono soltanto alcuni dei talenti che in questa pagina svilupperemo sotto forma di parole scritte e cantate, recitate e raccontate.
Dicono che nei momenti di crisi si intravvedano anche spiragli di opportunità, Lezioni italiane è il nostro modo per offrire ai lettori di Centodieci la possibilità di vedere questo periodo così strano per il nostro Pianeta come qualcosa di positivo, di visione e di ripresa. Sentendosi anche orgogliosi di ciò che l’Italia ha offerto e offrirà al mondo intero.