Note d’Italia – Daniele Stefani ripercorre la carriera di Baglioni, uno dei maggiori interpreti dell’amore
Dalla musica al cabaret, dal teatro alla letteratura, Bruno Lauzi ha arricchito lo scenario artistico italiano per oltre 40 anni
Oltre 50 anni di carriera, più di 2.000 esibizioni e record italiano di spettatori in un singolo concerto: Daniele Stefani ripercorre la storia di Claudio Baglioni, uno dei cantautori romantici più importanti sullo scenario musicale italiano. Classe 1951, Baglioni inizia la sua carriera appena diciottenne e nel 1972 realizza la canzone più importante della sua carriera Questo piccolo grande amore. Da qui, Baglioni conquista una serie di successi che per oltre un decennio lo portano, fino alle metà degli anni ’80, ad essere forse uno dei pochissimi autori dediti all’amore in tutte le sue forme: Daniele Stefani sceglie come prima canzone Avrai, 1982, pezzo che Claudio Baglioni dedica a suo figlio.
Nel 1985 viene invitato al Festival di Sanremo in qualità di super ospite italiano dove il brano Questo piccolo grande amore viene eletto “Canzone del secolo”. Nel 1988 Baglioni partecipa come unico rappresentante italiano alla tappa del tour Human Rights Now!, organizzato da Amnesty International, con artisti di fama mondiale come Sting, Peter Gabriel e Bruce Springsteen. La sua esibizione viene però contestata dal pubblico: un episodio che lo segna a tal punto da disdire il disco in uscita e lasciare il palco per un po’ di tempo. Nel periodo di “isolamento”, Claudio lavora a un progetto che lo porterà ad una significativa evoluzione musicale: gli anni ’90, infatti, sono un periodo di forte rinascita per il cantautore e nel 1995 viene scelto come co-conduttore di Anima Mia, un programma di Fabio Fazio che lo avvicina a tante generazione. I suoi lunghi concerti sono pieni di interventi artistici e scenografie importanti, ricordiamo i concerti dell’Olimpico di Roma (90.000 spettatori) e di San Siro a Milano (85.000 spettatori). Disco inedito, Best of e tour indimenticabili disegnano la carriera di Baglioni che culmina nel 2018 con la carica di direttore artistico al Festival di Sanremo. La seconda canzone scelta da Daniele Stefani è La vita è adesso del 1985: singolo che dà il nome all’intero album rimasto al primo posto nella Superclassifica italiana di TV Sorrisi e Canzoni per 27 settimane consecutive; con oltre 4 milioni di copie è l’album più venduto in Italia.
Il progetto di Lezioni italiane prende spunto dal saggio di Italo Calvino “Lezioni americane”, uno dei suoi ultimi scritti che è diventato una bussola anche per il mondo contemporaneo. Proprio per questo, per orientarci meglio in questo complesso momento, nasce Lezioni italiane. Da sempre Centodieci infatti è orgoglioso e indissolubilmente legato a quel “saper fare” italiano che nella storia ha reso grande il nostro Paese. Saper scrivere, saper dipingere, saper progettare, saper inventare. Sono soltanto alcuni dei talenti che in questa pagina svilupperemo sotto forma di parole scritte e cantate, recitate e raccontate.
Dicono che nei momenti di crisi si intravvedano anche spiragli di opportunità, Lezioni italiane è il nostro modo per offrire ai lettori di Centodieci la possibilità di vedere questo periodo così strano per il nostro Pianeta come qualcosa di positivo, di visione e di ripresa. Sentendosi anche orgogliosi di ciò che l’Italia ha offerto e offrirà al mondo intero.