Note d’Italia – Calabria: Daniele Stefani canta Mia Martini e Rino Gaetano
Prosegue il viaggio tra le regioni italiane, arrivando in Calabria, terra madre di due artisti straordinari della scena musicale italiana, Mia Martini e Rino Gaetano.
In questa nuova puntata di Note d’Italia, Daniele Stefani ci presenta la sua regione d’origine, la Calabria, attraverso due tra i maggiori esponenti storici della scena musicale italiana: Mia Martini e Rino Gaetano.
Domenica Rita Adriana Bertè nasce il 20 settembre 1947 a Bagnara Calabra, paesino in provincia di Reggio Calabria. Alla piccola Mimì ( il suo soprannome in famiglia) la musica interessa molto e in modo profondo: a cinque anni studia pianoforte e appena tredicenne appassionata di jazz, si inizia a far notare tra concorsi musicali e feste di paese. Crescendo, incontra nel suo percorso altri importanti esponenti della musica italiana, tra cui Renato Zero, che la aiuteranno nella scalata verso il successo, successo che viene drammaticamente interrotto dal mistero che ruota intorno la sua morte. Non è facile descrivere la vita di un’artista come Mia Martini, un’interprete sensibile e straordinaria, un’artista maledetta, animale ferito a morte, anima tormentata alla continua ricerca di una dimensione umana e artistica autentica e priva di compromessi.
Salvatore Antonio Gaetano nasce a Crotone, in Calabria, il 29 ottobre del 1950. A dieci anni, segue a Roma i genitori, in cui i suoi studi da geometra vengono distratti dal palcoscenico e dai primi approcci alla chitarra. Per l’ironia e l’intelligenza dei suoi testi, per il suo songwriting schietto e graffiante, Rino Gaetano merita davvero un posto accanto ai più grandi esponenti della canzone italiana. Il suo universo è affollato di santi che salgono sul rogo “vestiti d’amianto”; di donne immaginarie che filano la lana e fiutano tartufi; di cieli blu e di notti stellate: irride e commuove, con l’anarchica eccentricità dei poeti cantastorie.
Il progetto di Lezioni italiane prende spunto dal saggio di Italo Calvino “Lezioni americane”, uno dei suoi ultimi scritti che è diventato una bussola anche per il mondo contemporaneo. Proprio per questo, per orientarci meglio in questo complesso momento, nasce Lezioni italiane. Da sempre Centodieci infatti è orgoglioso e indissolubilmente legato a quel “saper fare” italiano che nella storia ha reso grande il nostro Paese. Saper scrivere, saper dipingere, saper progettare, saper inventare. Sono soltanto alcuni dei talenti che in questa pagina svilupperemo sotto forma di parole scritte e cantate, recitate e raccontate.
Dicono che nei momenti di crisi si intravvedano anche spiragli di opportunità, Lezioni italiane è il nostro modo per offrire ai lettori di Centodieci la possibilità di vedere questo periodo così strano per il nostro Pianeta come qualcosa di positivo, di visione e di ripresa. Sentendosi anche orgogliosi di ciò che l’Italia ha offerto e offrirà al mondo intero.