Wiki, video, podcast. Troviamo nuovi modi di condividere le conoscenze in azienda
“Cercasi apprendista con esperienza”. “Sarà data preferenza a neolaureati con solida conoscenza di Salesforce”. Quante volte vi è capitato di leggere annunci di lavoro così? Studenti con anni di lavoro alle spalle, diplomati con storie professionali consolidate, richieste di competenze di tool aziendali difficili da acquisire prima di varcare le porte di un ufficio.
Se è vero che imparare a imparare sarà la norma nel mercato del lavoro del futuro, allora è bene cominciare presto. In mancanza – o a completamento – di una preparazione specifica sui banchi di scuola, meglio iniziare a darsi da fare in autonomia. E questo non vale solo per chi è agli inizi della carriera.
Del resto la tecnologia, se da un lato ci costringe a un aggiornamento costante, dall’altro ci offre molte possibilità. Praticamente per ogni argomento esistono webinar o tutorial online, così come su Internet c’è la possibilità di conseguire dei corsi gratuitamente anche presso le più prestigiose facoltà di tutto il mondo. Non è un caso che lo scorso anno LinkedIn abbia acquisito Lynda.com, probabilmente la più ricca piattaforma di elearning, con centinaia di contenuti educativi scaricabili.
Ma c’è di più. Dopo esserci (ri)messi a studiare, abbiamo tutti la grande opportunità di poter insegnare ad altri. In questo modo potremo anche rendere la nostra professionalità ancor più a tutto tondo. I saperi, pur rimanendo fondamentali, sono soggetti a una obsolescenza inesorabile. Ecco perché non possono più essere visti come una commodity. Il vero tema qui è predisporsi a un processo di apprendimento continuo.
Apprendimento che però può diventare anche insegnamento. In azienda è chi ha il know how di uno specifico argomento a formare i nuovi arrivati. Perché non pensare a modalità diverse di trasmissione del sapere, ad esempio con dei mini video o registrando dei podcast? E perché non partecipare collettivamente alla costruzione dell’expertise aziendale attraverso piattaforme wiki? Non stentiamo a credere che anche la capacità di condividere internamente attraverso modalità innovative sarà sempre più richiesta.
Così come accade già per altri dipartimenti, si andrà infatti destrutturando la funzione HR come fonte univoca di formazione. La responsabilità di formarsi e di formare riguarderà ciascun singolo collaboratore. Questo non significa essere onniscienti. Ma esattamente come abbiamo imparato a farci il biglietto ferroviario online potremo preparare la nota spese sull’applicativo aziendale e insegnare ad altri a fare lo stesso. L’importante è non concentrarsi esclusivamente su quello che abbiamo fatto, ma soprattutto su quello che possiamo ancora fare. L’intelligenza collettiva, anche in azienda, verrà certamente in aiuto.