Turismo di montagna? Ecco come può essere sostenibile
Nel recente rapporto Mountain tourism – Towards a more sustainable path, pubblicato dalla Fao (l’organizzazione dell’Onu per l’agricoltura e l’alimentazione) e l’Unwto (l’organizzazione mondiale del turismo), si legge che «il turismo sostenibile potrebbe essere un importante driver di sviluppo socio-economico delle aree montane». In Italia, e all’estero, sta crescendo un modello di turismo d’alta quota rispettoso del patrimonio ambientale e culturale, dei prodotti enogastronomici e delle tradizioni locali. Nella lotta alla crisi climatica e ambientale, le soluzioni devono arrivare a livello sistemico, ma in attesa che qualcosa si muova, intanto noi possiamo dare il buon esempio, facendo scelte sostenibili, anche nelle nostre vacanze in montagna: scopriamo insieme qualche suggerimento.
Turismo sostenibile: trasporti e alloggi
La Val di Sole, in Trentino, da anni sta puntando sulla sostenibilità e il basso impatto ambientale. Qui per la neve artificiale si usano solo acque di recupero, alcune Ski-area sono plastic free, mentre altre baite propongono menù certificati sostenibili. Soprattutto, i comuni del territorio e le piste sono collegate dal treno Dolomiti Express. Nel Decalogo per la settimana bianca a basso impatto della Val di Sole, il punto 1 recita: «Raggiungi la località sciistica in treno. E quando sei lì usa la rete di skibus e mezzi di mobilità collettiva». Certo, molti paesi non sono raggiungibili in treno, ma possiamo sempre fare car pooling e, una volta su, cercare di usare il meno possibile la macchina, affidandoci ai mezzi pubblici.
Discorso simile per gli alloggi: prima di prenotare, informiamoci su quanto siano attenti alla sostenibilità, dalla raccolta differenziata all’utilizzo di energie e materiali green. Per questo, ci sono anche portali appositi dedicati ad alberghi, case e camping amici dell’ambiente, come Ecobnb.
Turismo sostenibile: accessori e abbigliamento
Sci e scarponi? «Meglio noleggiarli. I vantaggi sono pari a quelli del car sharing per le auto. Uno sci a noleggio viene infatti utilizzato tutti i giorni della stagione invernale e non solo durante la settimana bianca», si legge sempre nel Decalogo. Se invece li usiamo spesso, e noleggiarli diventerebbe sconveniente, perché non acquistarli usati (e risparmiare un po’, che non guasta)?
Per la tuta da sci, i maglioni e gli altri capi, affidiamoci invece a brand che impiegano tessuti riciclati e che nei processi di produzione sono a basso impatto ambientale. Teniamo presente che è meglio spendere un po’ di più per qualcosa di durevole, che comprare indumenti cheap da buttare dopo un anno. In ogni caso, ma questo vale per qualsiasi cosa acquistiamo, chiediamoci davvero: ci serve? Quanto lo useremo? Non possiamo comprarlo di seconda mano?
Comportamenti responsabili
Ambienti delicati come le nostre montagne vanno rispettati. Quando sciamo, cerchiamo di evitare i fuori pista, che oltre a essere pericolosi, possono danneggiare la natura e disturbare gli animali. Per lo stesso motivo, come ci hanno insegnato sin da quando siamo piccoli, in montagna non si urla, perché disturbiamo la fauna e addirittura aumentiamo il rischio di valanghe e slavine, oltre a rompere uno degli elementi caratteristici della montagna: la sua quiete, e la sua capacità di farci ricaricare le batterie. È superfluo dire di riportare indietro e smaltire correttamente i rifiuti prodotti: inoltre, meno ne produciamo, meglio è.