Stakeholder: chi sono e perché sono importanti
Le imprese ricoprono un ruolo sempre più importanti nella società e sono sempre di più coloro che reclamano il diritto a essere informati e consultati nelle decisioni aziendali che hanno ricadute non solo economiche, ma anche ambientali e sociali. Si tratta degli stakeholders o “portatori di interesse”: singoli individui, organizzazioni o gruppi di persone che nutrono un interesse verso un progetto o verso gli obiettivi di business di un’azienda (di natura profit o non profit, comprese le pubbliche amministrazioni).
Ma perché gli stakeholders sono importanti? Per un’azienda che vuole essere sostenibile e responsabile, il confronto con il proprio territorio di riferimento e, di conseguenza, con le persone che a vario titolo sono portatrici di un interesse verso la loro attività, è fondamentale e strategico. Consente loro infatti di avviare un dialogo produttivo e creare coinvolgimento dei propri interlocutori, con ricadute positive in termini di innovazione di servizi e processi, sostenibilità e miglioramento della performance non solo economica, ma anche ambientale e sociale dell’impresa.
La sostenibilità d’impresa è un punto chiave anche dell’Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Agenda 2030), che coinvolge le aziende, grandi o piccole, nelle sfide globali identificate a livello internazionale: salvaguardia dell’ambiente, lotta alla povertà e alla fame, sradicamento delle diseguaglianze.
Indipendentemente dalle loro dimensioni, tutte le aziende sono chiamate a dare il loro contributo, in quanto parte integrante di un sistema sempre più globalizzato, dove l’impatto di ciascuno ha ricadute importanti sulle risorse di cui disponiamo.
Importanza dello Stakeholder Engagement
Coinvolgere i propri stakeholder è diventato fondamentale come strumento di dialogo per riuscire, da una parte, a legittimare le proprie attività comprendendo le opinioni dei portatori di interesse e incorporandole nei propri processi decisionali, e dall’altra per affrontare sfide a livello globale. Secondo la ricerca di BSR “The Future of Stakeholder Engagement” una maggiore attenzione verso i propri stakeholder aiuta un’azienda a costruire una maggiore fiducia con i gruppi sociali che potrebbero – a vario titolo – influenzare la realizzazione e il successo della sua strategia commerciale. Ma spesso le organizzazioni si limitano a mettere in atto iniziative che hanno il solo obiettivo di evitare rischi a livello reputazionale, senza andare al cuore della questione. L’approccio dovrebbe essere invece quello di comprendere come trasformare le pratiche di coinvolgimento degli stakeholder per affrontare le sfide del futuro e sostenere lo sviluppo di società più inclusive.
I benefici di un coinvolgimento efficace degli stakeholder sono:
- uno sviluppo sociale più equo e sostenibile;
- una migliore gestione del rischio e un accrescimento della reputazione;
- utilizzare diverse risorse (conoscenza, persone, disponibilità economica e tecnologica) per risolvere problemi e raggiungere obiettivi che altrimenti non sarebbero perseguibili singolarmente;
- comprendere a fondo l’ambiente in cui si opera, compresi gli sviluppi del mercato e le nuove opportunità strategiche;
- miglioramento dei prodotti e dei processi, derivante da un profondo ascolto delle necessità di chi li utilizza;
- costruzione di fiducia tra l’impresa e le persone.
Stakeholder interni ed esterni
Per un’azienda gli stakeholder sono diversi: oltre a dipendenti, manager, componenti del board, anche investitori, fornitori, clienti e community di consumatori, solo per citarne alcuni. La loro mappatura è fondamentale per poter attuare strategie efficaci di stakeholder engagement. In particolare è importante distinguere le attività a seconda che si tratti di stakeholder interni (tutti quei soggetti che interagiscono direttamente e dall’interno dell’azienda) ed esterni (quelli che invece operano all’esterno ma hanno comunque un interesse, come ad esempio istituzioni, governi, authority, consumatori, associazioni ecc…). Anche la loro rilevanza è da tenere in considerazione:
- stakeholder primari – quelli più influenti e che possono influenzare più da vicino le sorti dell’impresa;
- stakeholder secondari – soggetti che sono meno interessati alle conseguenze delle attività dell’azienda o che ricoprono un ruolo meno influente;
- stakeholder terziari – quelli marginali e che non hanno impatto sul business.
Stakeholder Management: un processo continuo
Il dialogo con i propri stakeholder non può essere considerato un’attività sporadica, ma un processo continuo, necessario per apprendere e sviluppare imprese sempre più radicate ed efficaci, in grado di ascoltare il territorio e fare innovazione sostenibile.
Il progetto di stakeholder management prevede 5 fasi:
- Identificazione degli interlocutori rilevanti in riferimento all’obiettivo di coinvolgimento identificato;
- Mappatura degli stakeholder rispetto a variabili rilevanti;
- Definizione delle modalità di Coinvolgimento degli stakeholder
- Gestione dell’Interazione con gli stakeholder e mantenimento della relazione;
- Verifica delle azioni intraprese insieme agli stakeholder e analisi degli esiti del percorso di coinvolgimento attivato.
Il livello di coinvolgimento e interazione con gli stakeholder è determinato dalla strategia che si vuole adottare: è possibile prevedere iniziative solo “a richiesta” di una specifica categoria, oppure informare periodicamente i propri interlocutori circa i risultati ottenuti, in modo da promuovere un atteggiamento positivo nei confronti delle attività aziendali. Un ulteriore livello di approfondimento è la Consultazione, e cioè non solo rendere disponibili informazioni sull’operato dell’impresa, ma anche raccogliere opinioni, commenti e suggerimenti. Infine è possibile seguirà la strada della Partecipazione, coinvolgendo gli stakeholder in modo diretto nel processo decisionale attraverso workshop o brainstorming, oppure arrivare alla Collaborazione, nella quale non solo i portatori di interesse partecipano alla decisione, ma vengono coinvolti anche nella successiva implementazione.
Sta chiaramente all’azienda definire il livello di coinvolgimento degli stakeholder che intende attivare. Ma è fondamentale essere coerenti e chiamare le diverse iniziative con il nome giusto: processi di consultazione, partecipazione o collaborazione implicano modalità e un livello di coinvolgimento profondamenti diversi. Comprenderne il significato e attuare il giusto processo evita che lo stakeholder engagement si trasformi in un boomerang, e invece che contribuire significativamente alla buona reputazione dell’impresa ne causi la debacle.