5 cose che non possono mancare nell’ufficio smart
Per la maggior parte di noi, lo smart working è stata una necessità, più che una scelta: ci siamo trovati da un giorno all’altro a fare i conti con una situazione nuova, insolita. Questo improvviso e repentino cambiamento probabilmente non ci ha dato modo di riflettere su come ottimizzare questa nuova forma di lavoro. Spesso, assorbiti da vecchie abitudini, abbiamo apportato minimi cambiamenti al nostro modo di lavorare a casa. E invece, con una situazione che ormai si è consolidata nel tempo e che potrebbe anche determinare un ripensamento generale delle modalità di lavoro, dovremmo fare attenzione anche ai dettagli che ci appaiono meno rilevanti. Cosa non dovrebbe mancare nel nostro “lavoro agile”?
Cuffie antirumore
Tra riunioni “virtuali”, con l’ausilio di tools come Zoom, Meet oppure Teams, le cuffie sono diventate un device quasi irrinunciabile. Ma la loro funzione può essere ben più allargata. I modelli di cuffie “noise-cancelling” sono l’ideale per evitare qualsiasi tipo di distrazione. Se si lavora in casa e non si ha uno spazio riservato e silenzioso, è la soluzione migliore per scongiurare qualsiasi scaramuccia familiare.
Non rinunciamo a una buona sedia
Non delimitare gli spazi di lavoro da quelli più tradizionalmente “casalinghi” rischia di essere una cattiva idea. Soprattutto se si finisce per accontentarsi di quello che capita sottomano. Buona norma sarebbe avere uno spazio ad hoc, con una scrivania spaziosa. E, ovviamente, avere una buona sedia, con i corretti principi ergonomici: passare un’intera giornata di lavoro senza una postura corretta è assolutamente da evitare.
Agende, bloc-notes, cancelleria varia
Solo perché non si è più in ufficio non significa che dovremmo cambiare le nostre buone abitudini. Sbagliato pensare allo smart working come una “pausa” da una personale idea di ordine: tutto quello che ci è necessario in ufficio – dalle agende ai bloc-notes – deve continuare a esserci in casa. Un “ordine” fisico di primaria importanza – anche se il resto della casa è nel caos più totale.
La lampada giusta per il lavoro serale
È stato ripetutamente dimostrato che l’esposizione alla luce naturale durante il giorno ha effetti positivi sulla nostra salute mentale e fisica. Ma quando la sera incombe e noi siamo ancora alle prese con il lavoro, non sottovalutiamo l’importanza della luce artificiale: meglio se di una lampada al nostro fianco, con una luce soffusa in grado di restituirci una sensazione accogliente.
Prendersi cura di una piantina
Una ricerca del 2016 dal titolo “The relative benefits of green versus lean office space” rilevava come la presenza di piante e in generale di “verde” in un ufficio determinasse un aumento della produttività fino al 15 per cento. Le piante rappresentano in qualche modo un collegamento con l’esterno, e per questo anche in casa potrebbero agevolare l’idea di non essere “rinchiusi”. Del resto, a fronte di uno sforzo davvero minimo prendersi cura di una piantina può diventare anche un piacevole diversivo all’interno della routine lavorativa.