Si può pagare per un match? Tinder lancia la sua moneta digitale
Aumentare l’engagement, cioè il coinvolgimento degli utenti dell’app, ricompensandoli con una nuova moneta digitale. Che questi, a loro volta, potranno spendere solo all’interno della piattaforma per assicurarsi servizi di solito riservati agli abbonati. E dunque per aumentare le possibilità di incontro. Questa la strategia di Tinder, l’app per appuntamenti e incontri più famosa del mondo, che a chi trascorrerà più tempo a sfogliare profili e inviare cuori riserverà insomma una formula di pagamento che, a ben vedere, dovrebbe a sua volta innescare un aumento del tempo trascorso alla ricerca di uno o più match. Chi non ha voglia o tempo di impegnarsi può ovviamente abbonarsi ai piani già esistenti o acquistare il nuovo “tinder coin” scambiandolo con denaro reale.
L’obiettivo: monetizzare i non abbonati
La nuova mossa del colosso degli incontri occasionali è stata anticipata nel dettaglio da un approfondimento di Bloomberg, secondo il quale la nuova valuta digitale in-app (come quelle diffuse in tutti i principali videogame, a partire da Fortnite) sarà in fondo un modo per monetizzare gli utenti non abbonati consentendo loro acquisti occasionali e una tantum. Magari per quando si trovano in un posto nuovo, ad esempio fuori dalla città di residenza, e vogliono aumentare le possibilità d’incontro. Con quei quattrini virtuali ci si potranno ad esempio comprare i Super Like, che svelano il proprio interesse a un utente specifico, o i Boost per incrementare le opportunità d’incrocio con altri profili dando una spinta alla visibilità del proprio nel grande calderone dell’algoritmo che sovrintende gli incroci.
Come funziona Tinder
Al momento Tinder, controllata dal colosso del dating Match.com che possiede altre sigle come Meetic e OkCupid, si basa infatti su un modello cosiddetto “freemium” – non troppo differente dai concorrenti – che consente di fatto di usare l’app senza pagare. Ma con delle limitazioni. O meglio, con una serie di funzionalità che rendono l’esperienza sensibilmente differente per chi sia disposto a sborsare qualcosa per i diversi piani d’abbonamento mensili (da 10 a 30 euro per Plus, Gold e Platinum): filtri di ricerca più specifici, i già citati Boost che portano l’utente in cima alle liste dei match o la possibilità di visualizzare chi ha mostrato interesse per il proprio profilo. E dunque andare a colpo sicuro nella proposta di un incontro.
Dopo la pandemia è boom di incontri
A quanto pare è il momento giusto: proprio Match.com ha infatti spiegato che, mai come in questi mesi, gli utenti di Tinder sembrano propensi a pagare per aumentare gli incontri. Lo dicono i dati finanziari del secondo trimestre del 2021. Saranno forse gli effetti di tanti mesi di isolamento legati alle restrizioni per la pandemia di Covid-19 e la voglia di conoscere persone nuove dopo un anno e mezzo di videochiamate e passeggiate in tondo nel proprio quartiere. Difficile dirlo. I test condotti in scala ridotta in alcuni mercati la scorsa primavera, lo aveva spiegato il Ceo Shar Dubey nel corso del punto con gli investitori, sembrano aver dato risultati incoraggianti: “La valuta giocherà un ruolo importante nell’evoluzione dell’esperienza degli utenti su Tinder e diventerà più immersiva” ha invece detto il Cfo di Tinder Gary Swindler. La piattaforma, che è la più diffusa della categoria negli Stati Uniti e in molti altri paesi, ha già lanciato i Tinder coin in Australia lo scorso mese e presto sarà operativa in molti altri mercati. Dall’Asia, in particolare, ci si aspettano ottimi risultati vista la bassa propensione degli utenti di quella regione agli abbonamenti.
Con le vaccinazioni torna la voglia di incontrarsi dal vivo
La moneta di Tinder non dovrebbe essere una criptovaluta in senso stretto (non c’è alcuna notizia su un collegamento a un qualche network blockchain) ma, appunto, un credito in-app intorno al quale ruoterà l’accesso occasionale a una serie di servizi. Il quadro, come si spiegava, sembra propizio: fra aprile e giugno scorsi Tinder ha visto salire i propri ricavi del 26% anno su anno, con una crescita del 17% degli utenti paganti, quasi 10 milioni sui 50 totali nel mondo. I fatti della realtà influenzano in profondità le dinamiche del dating, come l’aumento del tasso di vaccinazione in molti paesi e la maggiore serenità nel tornare a incontrare persone sconosciute. Fra l’altro, le prospettive sembrano confortanti anche per i mesi in corso: nella seconda metà dell’anno “ci aspettiamo che i ricavi aumentino quasi del 20% anno su anno”, ha spiegato l’azienda.