Quando il data mining fornisce risorse alla comunità
Daniele Graziadei è un consulente finanziario ed assicuratore oltre che sindaco di Borgo D’Anaunia, un piccolo comune della provincia di Trento nato dalla fusione dei comuni contigui di Castelfondo, Fondo e Malosco. Daniele, trentotto anni, da settembre 2020 è Sindaco di questo Comune che ha riscosso interesse a livello internazionale diventando uno dei rari esempi di come una comunità possa sfruttare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. “Ho studiato informatica ma all’inizio ero scettico sul mondo delle criptovalute, lo vedevo solo dal punto di vista speculativo”. Con l’avvento di internet negli anni duemila Daniele avverte che il mondo sta cambiando, soprattutto prende atto che la rete avvicina le persone e pertanto si riduce l’importanza degli intermediari grazie anche alla diffusione delle blockchain.
La storia
A Borgo D’Anaunia, negli anni ’20, fu costruita una centrale idroelettrica rimasta in funzione fino agli anni ’60 quando fu acquisita dall’Enel passando a gestione statale. In realtà non fu un grande investimento perché la produzione di elettricità non era costante a causa dell’incostanza della portata del torrente. Addirittura furono installati dei generatori diesel per integrare la produzione. Enel abbandonò il progetto. Negli anni duemila la centrale riprende vita grazie al GSE ed alla possibilità di produrre energia da reimmettere nel sistema nazionale a fronte di incentivi.
La centrale diventa redditizia ma gli incentivi hanno una scadenza di dieci anni. “La centrale produce 2 milioni di Kw l’anno con una vendita media di 6 cent a Kw. Non avendo più incentivi era da valutare se tenere aperto l’impianto visto i costi di gestione e la siccità che riduceva la portata dell’acqua e quindi la produzione”.
Un giorno, il gestore dell’impianto, introduce al Sindaco una start up trentina, Alps Blockchain specializzata nel data mining. La società si occupa dell’installazione di super computer che producono potenza di calcolo non solo per generare moneta elettronica ma anche webservices ed altri servizi.
Il Sindaco prepara un business plan ed uno studio di fattibilità, vede delle opportunità per tenere attiva la centrale idroelettrica e generare del profitto. I super computer hanno bisogno di molta energia in modo costante ed hanno problemi di raffreddamento. Quale soluzione migliore di una centrale idroelettrica che può procurare energia pulita ad un’altitudine di 1000 mt slm?
“Attualmente dei nostri 2 milioni di Kw, un quinto viene consumato dai supercomputer e questa energia viene venduta ad un prezzo superiore del 40% rispetto alla restante parte che viene venduta tramite GSE ad un prezzo di 6 cent”.
Nella centrale sono presenti quaranta super computer di cui venti di proprietà del Comune per un investimento totale di 150.000 euro mentre i restanti venti sono a noleggio.
Attorno alle criptovalute cresce l’interesse sulle potenzialità che potrebbero offrire. Dal settembre 2021 ad esempio, El Salvador è il primo Stato al mondo ad adottare il bitcoin come valuta legale.
“Tengo a precisare che il Comune non produce valuta elettronica, noi vendiamo potenza di calcolo. Abbiamo fatto un investimento che contiamo di ripagare nel giro di due anni e mezzo”.
Data Mining e sostenibilità
Se da una parte c’è entusiasmo attorno alle potenzialità offerte dal data mining, dall’altra rimangono le preoccupazioni di quanto sia sostenibile a livello ambientale visto il processo energivoro.
“Credo ci sia molta demagogia attorno a questo argomento” afferma il Sindaco. “Il bitcoin consuma lo 0.6% del fabbisogno mondiale e per avere un parametro i social network ne usano il 3%”.
Non è stato facile spiegare alla comunità di Borgo D’Anaunia l’opportunità presentata dal data mining ma alla fine la giunta ha approvato il progetto e da marzo di quest’anno è iniziata la produzione. È ancora presto per fare bilanci ma il sindaco è soddisfatto del percorso intrapreso. “In anni come questo, con poca pioggia, avremmo dovuto chiudere la centrale perché sarebbe stata economicamente svantaggiosa tenerla aperta. In questo modo invece abbiamo trovato un modo per renderla produttiva e generare risorse per la comunità”.
Daniele è orgoglioso del progetto innovativo che la sua comunità sta portando avanti e non nasconde la soddisfazione quando viene contattato da università estere che hanno bisogno di studi concreti per ospitare server per calcoli computazionali.
“Per il futuro mi piacerebbe sfruttare appieno le potenzialità della blockchain per metterla al servizio dell’educazione civica. Ad esempio certificando determinati atti come andare in bicicletta per recarsi a lavoro anziché usare la macchina e trasformare queste azioni in benefici per il cittadino”.
Quest’estate per valorizzare la zona turistica, il Comune di Borgo D’Anaunia organizzerà delle visite guidate alla centrale idroelettrica per mostrare l’importanza dell’acqua e le applicazioni innovative.