Produrre energia green, viaggiare a zero emissioni: non ci sono più scuse
Sei giorni dal rientro della missione Tesla S Future e il pensiero che corre ancora sulle strade verso Capo Nord, fatto di tante piccole soste per la ricarica ai Tesla Supercharged e la consapevolezza che sì, è possibile viaggiare senza impattare sull’ambiente circostante. In tanti ci avete seguito, in tanti avete portato le vostre critiche dicendo: «Ok, però come viene prodotta l’energia elettrica con cui avete ricaricato l’auto?». Vero, verissimo, potremo parlare di vero impatto zero quando ci sarà un’equivalenza tra produzione green e consumo green. Ma era proprio questo lo scopo della missione, far vedere che siamo di fronte a una fase di transizione energetica. Viaggiando, questa fase di passaggio l’abbiamo trovata in Austria che nel nordest del Paese oggi produce il 63 per cento dell’elettricità attraverso l’energia idroelettrica, il 26 tramite impianti eolici, il 9 dalle biomasse e il 2 per cento dal solare.
Ci siamo ricaricati in Germania sapendo che il fabbisogno energetico è già quasi completamente coperto dalle energie rinnovabili, solare ma soprattutto eolico sono le due fonti da cui attinge la quarta potenza economica al mondo: 45,5 gigawatt su una domanda di 45,8, dati che ovviamente variano in base al periodo dell’anno ma che non sono certamente trascurabili.
Abbiamo attaccato la presa elettrica alla Tesla S in Danimarca con in mente un altro dato: il 40 per cento della richiesta di energia è soddisfatto dalle wind farm e salirà al 50 entro il 2020.
E non potrebbe essere altrimenti visto che il landscape danese è così ricco di turbine eoliche che diventa difficile scattare un’immagine senza una pala bianca che si staglia nel cielo. E ancora, ci siamo fermati in Svezia ai Tesla Supercharged consapevoli che qui la sostenibilità energetica è una priorità e parliamo del 52 per cento proveniente da fonti rinnovabili. Oltre al fatto che su quelle strade non eravamo dei pionieri solitari, visto che nel Paese (dati 2015) ci sono 12mila auto che sfruttano l’elettrico come combustibile: il 42 per cento fully electric e il 58 con sistema ibrido.
E siamo arrivati a Capo Nord conoscendo anche un altro dato: entro il 2021 l’energia idroelettrica norvegese soddisferà il 14 per cento del fabbisogno annuale della Gran Bretagna.
Ecco perché vi diciamo che sì, avete ragione, non siamo ancora al cento per cento, ma quella percentuale variabile per raggiungere il traguardo di una mobilità totalmente ecosostenibile ce la dobbiamo mettere anche noi. Credendo nell’innovazione e nel cambiamento. Facendo una scelta forte la prossima volta che decidiamo di acquistare un’auto. Non importa di quale marca, presto l’offerta sarà disponibile da tanti brand del settore automotive e con prezzi sempre più accessibili. Noi, con Tesla S Future ci abbiamo scommesso.
E continueremo su questa strada.