Plastica addio: arrivano le bottiglie di carta
Il primo ad arrivare sarà un flacone di detersivo Lenor. Ma tempo un anno, e gli scaffali dei supermercati si riempiranno di decine di bottiglie né di plastica né di vetro, ma di… Carta. L’artefice di questo cambiamento che ha coinvolto grandi aziende come L’Oréal e Coca Cola, è una piccola startup danese, Paboco (Paper Bottle Company).
Le bottiglie di carta di Paboco
Fondata nel 2019 dalla società di imballaggi BillerudKorsnäs e il produttore di bottiglie austriaco Alpha, con l’obiettivo specifico di produrre bottiglie di carta realizzate interamente con materiali a base biologica, Paboco è riuscita a produrre una bottiglia di carta (a base di zuccheri vegetali biodegradabili) anziché di indistruttibile plastica derivata dal petrolio. modellata, sufficientemente flessibile da essere utilizzata con un’ampia gamma di materiali e in grado di resistere al vapore acqueo e alla pressione interna. Le prime bottiglie, in commercio tra qualche mese, in realtà, non rinunciano del tutto alla plastica ma ne fanno un uso ridotto, con il 57% di carta (all’esterno) e 43% di plastica riciclata (liner). Ma i creatori di Paboco stanno lavorando per liberare il concetto di bottiglia dalla plastica in via definitiva e prevedono di lanciare da qui a 2 anni una paper bottle 100% biobased.
Addio plastica: la carica delle bottiglie sostenibili
Il marchio di vodka Absolut, Coca-Cola e la birra Carlsberg saranno i primi a testare le bottiglie Paboco entro la fine dell’anno. Mentre L’Oréal dovrebbe commercializzare cosmetici dei suoi marchi Roche.-Posay e Kiehl’s in imballaggi di carta entro il 2022. E altre aziende faranno lo stesso, visto che Paboco non è l’unico che sta lavorando alle bottiglie di carta. Lo scorso aprile, il gruppo finnico-svedese Stora Enso e la società di tecnologia di imballaggio Pulpex hanno annunciato l’avvio di una linea di produzione nel 2022 di bottiglie e contenitori realizzati con polpa di fibra di legno. E poi c’è il gruppo Bacardi che ha stretto un accordo con la Danimer Scientific per una nuova bottiglia biodegradabile al 100% che sostituirà ogni anno 80 milioni di bottiglie di plastica con bottiglie a base di Nodax™ PHA, un biopolimero che deriva dall’olio naturale dei semi della pianta di colza. Mentre una normale bottiglia di plastica impiega oltre 400 anni per decomporsi, la nuova bottiglia per alcolici realizzata con questa tecnologia si biodegraderà in un’ampia gamma di ambienti, tra cui compost, suolo, acqua dolce e acqua di mare, e dopo 18 mesi scomparirà senza lasciare microplastiche dannose.
La scelta dei consumatori
A dire che il momento è perfetto per iniziative di questo genere è il Global Buyng Green Report 2021, secondo cui il 73% dei consumatori afferma di essere disposto a pagare di più per imballaggi sostenibili, una percentuale che sale all’83% tra i compratori più giovani. L’innovazione è cruciale per il futuro dell’industria e del pianeta. E stavolta anche il mercato è d’accordo, il che fa ben sperare…