Marche D'Eccellenza Award, in viaggio nel futuro con Centodieci è Progresso
Due ruote, un’asta su cui poggia un tablet, un drone figlio di un’idea e un progetto totalmente italiani. L’apertura di Marche Eccellenza, la due giorni al Fermo Forum dell’omonima città marchigiana, è dedicata all’evento Centodieci è Progresso in compagnia di Giancarlo Orsini e non ha certamente una introduzione che rispetta i canoni della tradizione. Il Training & Learning Manager di Banca Mediolanum si introduce alla platea, oltre 500 imprenditori del territorio, così, in digitale, prima di presentarsi in carne e ossa e accompagnare gli spettatori in un viaggio nel futuro, o forse in un futuro che c’è già: “La tecnologia offre opportunità, opportunità che sono sotto gli occhi di tutti e che vanno abbracciate, per migliorare la qualità della propria vita, per avviare nuovi business”. Ed è una vera apertura alla tecnologia, ai cambiamenti, al progresso quella che Orsini fa a una platea spesso stupita quando parla di telemedicina con dispositivi diagnostici che rivoluzionano totalmente il modo di concepire cure e diagnosi sanitarie ai giorni nostri, col racconto e la storia di Elon Musk e della sua visione del futuro in un cambiamento industriale che è una vera e propria rivoluzione; la terza? No, la quarta. E bisogna adeguarsi perché “L’innovazione è una risposta a una domanda, il progresso è quando l’innovazione arriva alle persone comuni”, racconta.
Progresso che fa rima con lavoro, racconta ancora Orsini: “Quando vado a parlare nelle scuole mi capita spesso di sentire ragazzi che dicono che in Italia non c’è lavoro. Be’, credo che oggi si possa affermare che siamo cittadini del mondo, e nel mondo il lavoro c’è, eccome. Basta un device per trovarlo e offrire servizi a distanza, il modello lavorativo tradizionale è morto, non esistono più né confini né barriere. Bangladesh, Cina, Panama, posti che sembrano tanto lontani da noi ma dove si stanno creando nuove opportunità nel digitale, opportunità che anche gli italiani possono cogliere, se solo lo volessero. E se non lo faranno loro… lo farà qualcun altro. Sì perché se non l’abbiamo ancora capito – tuona il protagonista della serata – il digitale, anziché cambiare le regole del gioco della vita, ha proprio cambiato il gioco stesso! L’ovvio di oggi è l’impossibile di ieri! Usiamo i nostri smartphone come fossero delle clave, hanno un enorme potenziale che il 95% della popolazione mondiale non sfrutta!”.
Bastone e carota sul palco, Orsini cerca di andare oltre in due ore intense dove ispirazione, tecnologia, stupore e riflessione si alternano: “Vedete questo braccialetto? Tra pochi giorni sarà funzionante, lo userò per rispondere al telefono perché mi basterà scuotere il polso e utilizzare il mio dito per sentire e parlare col mio interlocutore. E anche con questa maglietta – continua aprendo la giacca – sono in grado di mandare il mio elettrocardiogramma al mio medico così da tenermi monitorato. È ancora in fase sperimentale, le batterie durano poco, ma ci arriveremo, presto”. O forse ci siamo già arrivati.