Longevità: 6 startup alla ricerca dell’elisir di lunga vita
L’umano desiderio di rimanere giovani per sempre ha lasciato da tempo il regno dei desideri: negli ultimi 10 anni, ambiziose startup della Silicon Valley, e non solo, si sono imposte una tabella di marcia che potrebbe portarci, prima di quanto crediamo, a una giovinezza prolungata e a una vita più lunga. Un settore quello della longevità, che si stima possa raggiungere un valore di mercato di 64 miliardi di dollari entro il 2026. E che il trend sia in crescita lo dicono soprattutto la miriade di miliardari e investitori istituzionali che già finanziano il comparto, attratti dalle idee di menti ambiziose come Jeff Bezos, Peter Thiel, Larry Page e i vari premi Nobel che si sono dati come missione un mondo più sano e longevo, grazie a tecniche innovative come riprogrammazione cellulare, editing genetico, crionica, farmaci anti-età, medicina rigenerativa e, persino, la clonazione. Ma cosa fa esattamente una startup che si occupa di longevità? Ecco 6 possibili risposte.
Altos Labs
Un buon punto da cui partire, alla ricerca di startup tecnologiche per la longevità, è sicuramente la Silicon Valley. Altos Labs è una delle sue stelle nascenti. Fondata nel 2021 e finanziata dal patron di Amazon, Jeff Bezos, insieme al milionario russo Yuri Milner, ha come obiettivo trovare la formula che estenda la durata media della nostra vita di 50 anni. Per fare ciò, si è assicurata alcuni dei migliori scienziati al mondo, come Shinya Yamanaka, vincitore del Premio Nobel per la medicina nel 2012. Alla guida di Altos Lab c’è invece Juan Carlos Izpisúa Belmonte, del Salk Institute di La Jolla, in California, che ha raggiunto la fama prevedendo che l’aspettativa di vita può aumentare di 50 anni grazie alla combinazione di embrioni umani e scimmie.
L’altra carta di Bezos è Unity Biotechnology, che produce farmaci per curare le cellule che invecchiano. Questa famiglia di farmaci, i cosiddetti senolitici, rimuove le cellule senescenti o zombie dal flusso sanguigno, contribuendo alla cura di varie malattie dell’invecchiamento.
Calico Labs
Se Altos Labs è una startup piuttosto nuova, Calico Labs è una vecchia conoscenza della Silicon Valley. Fondata nel 2013 dai creatori di Google, con un investimento iniziale di 2,5 miliardi, Calico Labs (acronimo di California Life Company) si presenta come una società di ricerca anti-age, che adopera tecnologie all’avanguardia per capire esattamente come funzionano l’invecchiamento e le malattie correlate. Da statuto la sua missione è “sfruttare tecnologie avanzate per aumentare la nostra comprensione della biologia che controlla la durata della vita”. Per il resto tutto ciò che avviene nei suoi lab è rigorosamente top secret. Un silenzio che non fa che alimentare la sua leggenda…
Juvenescence
Juvenescence è una startup bio-farmaceutica britannica, fondata nel 2016 dal filantropo miliardario Jim Mellon. Il suo team di scienziati di grande esperienza sta sviluppando terapie che rallentano l’invecchiamento, sfruttando le conoscenze più recenti. Uno dei suoi prodotti più famosi, Metabolic Switch, contiene chetoni, sottoprodotti della scomposizione degli acidi grassi che il nostro corpo normalmente crea durante i periodi di fame o di digiuno e che, secondo molti ricercatori hanno un legame diretto con la longevità.
Il Financial Times l’ha valutata 500 milioni di dollari. Non male per un’idea ispirata da un libro: Juvenescence: Investing in the Age of Longevity (2017) dello stesso Jim Mellon, che del ringiovanimento cellulare sembra aver fatto la sua ragione di vita: in passato ha anche sostenuto AgeX Therapeutics, all’opera su cellule staminali in grado di rigenerare i tessuti invecchiati, e LyGenesis, proprietaria di una tecnologia che utilizza i linfonodi come bio-reattori per rigenerare gli organi sostitutivi.
Insilico Medicine
Domiciliata a Hong Kong, Insilico Medicine usa l’intelligenza artificiale per accelerare la scoperta, lo sviluppo e i test di farmaci. Ciò le consente l’identificazione di molecole che possono essere utilizzate per trattare vari tipi di cancro e altre malattie del sistema nervoso centrale. Attualmente, la ricerca interna di Insilico pare concentrarsi sul trattamento del cancro, della fibrosi, del morbo di Alzheimer e dell’invecchiamento. All’inizio del 2021, i suoi scienziati hanno dimostrato con successo il vantaggio delle sue soluzioni di deep learning, progettando e testando un nuovo farmaco per la fibrosi polmonare in soli 18 mesi, per meno di 3 milioni di dollari. Pochi mesi dopo, l’azienda ha replicato il successo con lo sviluppo di farmaci per la fibrosi renale.
Unity Biotechnology
Peter Thiel di PayPal e Jeff Bezos di Amazon sono solo due dei grandi nomi che hanno supportato Unity Biotechnology anche prima della sua IPO nel maggio 2018. La società è tra le prime ad aver fiutato il business della longevità, visto che è stata costituita nel 2009 per sviluppare terapie avanzate e farmaci trasformativi per fermare, prevenire o invertire le malattie indotte dall’invecchiamento. Unity Biotechnology è all’opera su farmaci che rimuovono le cellule senescenti lasciando inalterate le altre cellule. È stato ipotizzato che tali cellule senescenti interferiscano con la struttura e la funzione dei tessuti, quindi la loro rimozione potrebbe prevenire o ritardare la disfunzione dei tessuti, prolungando la durata della vita. Anche se nel 2020, nel suo primo studio importante, ha ottenuto una performance tutt’altro che eccezionale e ha subito un calo della sua valutazione di mercato, Unity Biotechnology è ancora una delle più promettenti aziende che operano nel settore.
Elevian
Nella sua sede in Massachusetts (USA), Elevian Elevian sviluppa medicinali che promettono di ripristinare la capacità rigenerativa giovanile degli esseri umani, in modo da fermare e curare una serie di malattie legate all’età. L’azienda è nota per aver condotto ricerche sui fattori ematici che regolano l’invecchiamento, dimostrando le capacità di rigenerazione organica e tissutale acquisite dagli animali più anziani dopo essere stati trasfusi con il sangue di animali giovani. A molti potrebbe sembrare una versione moderna di Dracula. Ma – per citare uno slogan in voga negli anni 80 – Elevian “è scienza, non fantascienza”: gran parte dei suoi fondatori lavorano infatti presso il Dipartimento di biologia delle cellule staminali e rigenerative dell’Università di Harvard, dove è già stato identificato un farmaco, il GDF11 umano ricombinante, che sulla carta potrebbe rigenerare cuore, cervello, muscoli e altri tessuti danneggiati da malattie legate all’età come ictus e diabete.