LinkedIn e la nuova dimensione del lavoro e del business
La rete sociale per il mondo del lavoro creata da Reid Hoffman, Allen Blue, Konstantin Guericke, Eric Ly e Jean-Luc Vaillant e lanciata il 5 maggio 2003, tra i primi social network della storia, rappresenta oggi un pilastro per la presenza online di aziende, professionisti, imprenditori, manager ed esperti di tutti i settori e ambiti.
LinkedIn è una grande rete a livello globale su cui persone e imprese si confrontano ogni giorno su temi come la conoscenza, la consapevolezza e la credibilità di marca, la reputazione, il networking, le competenze e la creazione di una nuova dimensione del lavoro e del business. È qui che le aziende e i loro imprenditori e manager stanno vedendo cadere molti tabù e stanno maturando importanti consapevolezze. Tra queste l’evidenza disarmante della velocità siderale alla quale sta cambiando il mondo del lavoro, ma anche l’importanza e la centralità delle persone, che si conferma cruciale nonostante la tecnologia spinga sempre più verso automazione, robotica e intelligenza artificiale.
Se da un lato le nuove tecnologie stanno affiancando o addirittura rimpiazzando le persone, infatti, la capacità di attrazione degli esseri umani è una leva cui nessuna azienda può permettersi di rinunciare. Anche a costo di lasciare spazio al personal branding e al posizionamento delle figure più carismatiche dell’organigramma rispetto al marchio e ai suoi prodotti e servizi.
Questo è forse uno degli aspetti più critici quando si parla di social network. Che determinate figure di spicco fossero fondamentali per le aziende lo sapevamo già, ma in passato farle emergere era molto più difficile. Il passaggio cruciale dal paradigma della nobiltà a quello della borghesia, che ha caratterizzato le prime rivoluzioni industriali, ci ha portati dopo le due grandi guerre mondiali ad un modello in cui soltanto alcuni grandi imprenditori, industriali e manager avevano accesso ai “salotti buoni” della nuova aristocrazia e da qui alle pagine dei quotidiani, in cui le loro vicende personali avevano spesso la meglio rispetto a quelle professionali.
Oggi la passione per il gossip è ancora molto forte, ma per crescere in popolarità, seguito e apprezzamento non è più indispensabile passare per certi salotti o riempire le pagine dei rotocalchi, perché i social media offrono a tutti una grande opportunità di relazione e di visibilità.
Un cambio di paradigma che molte aziende faticano ancora a digerire, perché vedere alcuni dei loro dipendenti e collaboratori crescere in Rete le destabilizza e le preoccupa. Ciò che non riescono a comprendere, però, è che ciò fa parte di un cambiamento molto più ampio, in cui il lavoro, il business, il marketing, la gestione delle risorse umane e, più in generale, tutte le funzioni e i processi aziendali si stanno trasformando e compenetrando, abbattendo i compartimenti stagni e dando vita ad organismi molto più fluidi e molto meno rigidi.
In particolare, la vecchia idea del marketing come una funzione e una divisione aziendale a sé stante è oggi anacronistica e impedisce a molti imprenditori e manager di vedere oltre le pareti degli uffici e al di là delle mansioni e dei titoli di ciascun dipendente e collaboratore.
Ciò che accade su LinkedIn (e non solo lì) è infatti qualcosa di rivoluzionario: il marketing si sta lentamente scrollando di dosso i vecchi cliché per imboccare una nuova strada in cui marchi e prodotti si fanno da parte, lasciando spazio alla capacità delle persone di raccontare come le proprie competenze, la propria ricerca e il percorso all’interno di un’azienda abbiano consentito la realizzazione di grandi progetti e visioni.
È un marketing nuovo, che vive in tutte le divisioni delle aziende, in ogni professionalità, in un contesto più vasto in cui le funzioni aziendali si compenetrano e si fondono, dando vita a un racconto stratificato che non parla più soltanto ai potenziali clienti, ma ad un’audience molto più vasta in cui sono addirittura presenti i competitor, i fornitori, i partner e tutti i possibili stakeholder. Un marketing che non vive più di promesse e di slogan, ma di interazioni in Rete e di un networking che non è più relegato a fiere ed eventi, ma che vive ogni giorno dell’anno e passa attraverso la capacità di alcuni creatori e storyteller, che addirittura LinkedIn riconosce e premia in visibilità come TOP VOICES della piattaforma, aumentando la loro visibilità e facendoli diventare veri e propri punti di riferimento del loro settore.