Intelligenza artificiale: Italia – Canada un rapporto produttivo
L’IA (intelligenza artificiale) sta assumendo un ruolo sempre più prioritario nell’ambito dello sviluppo sostenibile inteso come acceleratore dell’innovazione e della transizione ecologica, in particolare nei settori della salute, dell’energia, della mobilità e dell’economia circolare.
Nove aziende Fortune 1000 su dieci non stanno solo investendo nell’IA, ma stanno aumentando tali investimenti, con il 92% che riporta vantaggi aziendali misurabili dal loro attuale utilizzo dell’IA, in aumento dal 72% nel 2020 e dal 28% nel 2018, secondo un recente sondaggio condotto da NewVantage.
Gli Stati al riguardo stanno delineando strategie sempre più innovative per farsi trovare pronti e un esempio su tutti è sicuramente il Canada che già nel 2017 ha incaricato CIFAR (Canadian Institute for Advanced Research), in collaborazione con Amiia a Edmonton, Mila a Montreal e Vector Institute a Toronto, tre istituti nazionali di intelligenza artificiale, nonché università, ospedali e organizzazioni in tutto il paese, di sviluppare e guidare una strategia di intelligenza artificiale pancanadese da 125 milioni di dollari, la prima strategia nazionale di intelligenza artificiale al mondo. Gli obiettivi strategici sono:
- attirare e trattenere ricercatori di intelligenza artificiale di livello mondiale aumentando il numero di eccezionali ricercatori di intelligenza artificiale e laureati qualificati in Canada.
- promuovere un ecosistema di intelligenza artificiale collaborativo stabilendo nodi interconnessi di eccellenza scientifica nei tre principali centri canadesi per l’intelligenza artificiale: Edmonton, Montreal e Toronto.
- promuovere le iniziative nazionali sull’IA supportando una comunità di ricerca nazionale sull’IA attraverso programmi di formazione, workshop e altre opportunità di collaborazione.
- comprendere le implicazioni sociali dell’IA sviluppando una leadership di pensiero globale sulle implicazioni economiche, etiche, politiche e legali dei progressi nell’IA.
Interessante sottolineare come l’Italia stia promuovendo un asse italo-canadese sull’intelligenza artificiale.
“Italia e Canada condividono priorità, posizioni ed interessi su molti temi globali e regionali e collaborano proficuamente in numerosi consessi internazionali, incluse le Nazioni Unite, il G7, il G20 e la Nato”, racconta Andrea Ferrari, ambasciatore d’Italia a Ottawa, a Formiche.net in vista della XIV Conferenza degli ambasciatori, un appuntamento di coordinamento della diplomazia italiana. “Agli eccellenti rapporti bilaterali tra i due Paesi contribuisce la presenza di una vasta e dinamica comunità di italo-canadesi, impegnata attivamente in ambito culturale, sociale, economico e politico”, continua. “Italia e Canada presentano economie complementari e un tessuto economico spesso simile, formato da alcuni grandi gruppi e numerose piccole e media imprese, con una ricca cultura tecnologica e scientifica”, aggiunge.
E sul ruolo che le due nazioni possono avere nella sfida dell’intelligenza artificiale dice: “In Canada lavorano con successo centinaia di professori e ricercatori italiani, che hanno contribuito ai successi della ricerca canadese in svariati settori e che collaborano attivamente con Università e centri di ricerca italiani. Il Canada è leader mondiale dal punto di vista scientifico e nella creazione di un ecosistema dedicato all’intelligenza artificiale, con grandi centri di ricerca. Il governo federale canadese ha creato negli ultimi anni una rete di cosiddetti supercluster che raggruppano centri di ricerca e tecnologici presenti in diverse aree del Paese in consorzi focalizzati su un tema specifico di ricerca applicata all’industria, oceanologia, intelligenza artificiale, manifattura avanzata. Il governo canadese ha già stanziato svariati milioni di dollari canadesi per il progetto, con l’intento anche di sviluppare e attrarre talenti di alto livello ed espandere la ricerca e innovazione. Il supercluster sull’intelligenza artificiale avrebbe, secondo le previsioni, un impatto significativo sul prodotto interno lordo canadese e potrebbe creare migliaia di posti di lavoro.”
In occasione del Forum Italia-Canada su Intelligenza artificiale, facilitazione per sviluppo sostenibile dello scorso novembre, appuntamento promosso dalla Camera di Commercio Italiana in Canada (Iccc) in collaborazione con le regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte, espressione di incubatori tecnologici e di un elevato numero di realtà imprenditoriali che hanno fatto dei Big Data e all’AI il loro punto di forza, sono stati presentati decine di case history di aziende virtuose e con modelli di business scalabili. Ne sono esempio – Ammagamma che da Modena progetta soluzioni di AI per svariati settori dell’industria di tutto il mondo, la Itelyum Regeneration che a Lodi da oltre 50 anni realizza basi lubrificanti rigenerate o la canadese BrainBox AI di Sam Ramadori che opera nel campo della bioedilizia e dell’automazione in campo edile. Solo per citarne qualcuna. C’è poi chi invece porta la sua esperienza globale: è il caso di FEV Italia di Andrea Sanguedolce – in suolo italiano ma dalle origini tedesche – che offre soluzioni nel campo dell’ingegneria con particolare attenzione al settore automobilistico.
Tutto questo, come Italia, ci fa supporre che siamo sulla strada giusta.