Da cassette postali a centraline ambientali: nascono le Smart Letterbox
Le storiche cassette postali rosso fiammante compiono 60 anni: nate nel 1961 e volute da Poste Italiane, oggi questo antico strumento diventa digitale. Chi l’avrebbe mai detto che le cassette postali utilizzate per inviare le lettere, oggi si trasformassero in vere e proprie centraline antismog?
Ancora una volta l’innovazione si mette a servizio della sostenibilità e lo fa attraverso uno dei più antichi mezzi di comunicazione, quando ancora mail e social network non esistevano. Ma cosa fanno esattamente le nuove smart letterbox? Innanzitutto, su ogni cassetta è stato posizionato un lettore antismog: questo consente di monitorare costantemente e di rilevare temperatura, umidità, pressione atmosferica e qualità dell’aria. Un passo importante, questo, perché raccogliendo dati fondamentali come quelli legati all’inquinamento e fornendoli alle singole regioni sarà possibile mettere a punto strategie focalizzate e mirate che possano risolvere uno dei più gravi problemi che affligge il nostro Pianeta. Sempre a sostegno della sostenibilità, ambientale ed economica, le cassette postali consentiranno di tracciare in tempo reale il viaggio di ogni lettera o cartolina. Si potrà, dunque, sapere quando questa è stata imbucata e il momento più opportuno per passare a ritirare la posta. Questo sensore a infrarossi passivi, posizionato sull’aletta dove si imbucano le lettere, consentirebbe di escludere il problema dei viaggi a vuoto, risparmiando tempo, denaro e soprattutto energia, e ottimizzando il processo di gestione della posta. Ogni cassetta sarà, inoltre, dotata di uno schermo digitale che possa veicolare comunicazioni utili: i comuni potrebbero utilizzare questo strumento come una sorta di bacheca per comunicare ai cittadini informazioni di pubblica utilità. Il sismografo integrato sarà il prossimo importante passo del progetto: su ogni cassetta postale potrebbe essere applicato un sensore che rilevi i movimenti terrestri, uno strumento fondamentale soprattutto nelle zone a più alto rischio sismico.
Nonostante il mezzo di corrispondenza cartaceo si sia dimezzato negli ultimi anni, passando da 67mila cassette negli anni Novanta alle attuali 44 mila, la trasformazione digitale in atto potrebbe davvero trasformarle in uno strumento utile all’intera società. L’obiettivo è che entro il 2022 Poste Italiane posizioni 11 mila nuove cassette, di cui circa la metà nei piccoli comuni ampliando questo programma di riqualificazione con una forte missione sociale. Ad oggi sono state installate 368 cassette di cui 330 nei piccoli comuni, ma le nuove buche delle lettere intelligenti stanno per essere implementante anche nelle città di Milano, Torino, Roma, Napoli, fungendo da vere e proprie centraline ambientali.
È sorprendente scoprire che anche un antico oggetto di decoro delle città, come le nostre cassette postali, oggi possano rendere davvero efficienti anche attività di routine e possano essere di reale supporto per l’ambiente. Il progetto di Poste Italiane è solo uno dei tantissimi progetti virtuosi che le aziende stanno mettendo in atto sentendo forte il bisogno di essere d’aiuto per il nostro Pianeta. In un’ottica di Responsabilità Sociale di Impresa, essere in grado di saper utilizzare la tecnologia a supporto della sostenibilità ambientale ed economica è un passo importante e fondamentale. Intelligenza artificiale, data analysis e digitalizzazione, se utilizzate nel migliore dei modi, possono accompagnare le istituzioni, le aziende, ma anche i singoli individui a prendere coscienza dell’importanza che anche una piccola azione possa fare la differenza.