Creare una smart city da zero: l’esperimento sudcoreano di Eco Delta smart village
Il termine smart city indica oggi una concezione di città sostenibile e autosufficiente, che grazie all’impiego di tecnologie all’avanguardia e allo studio dei dati riesce a razionalizzare la gestione delle risorse e a migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini, concentrandosi sui loro bisogni. Nel mondo ci sono ovunque applicazioni pratiche di questi concetti, dai servizi di mobilità green in sharing ai sistemi di gestione dei rifiuti più efficienti, fino alle tecnologie avanzate di cybersicurezza e agli impianti di illuminazione intelligenti.
L’esperimento sudcoreano di Eco Delta smart village
Nella maggior parte dei casi, si tratta di soluzioni che intervengono su città esistenti per migliorarle. Diverso però è il caso dell’Eco Delta smart village, un esperimento attualmente in corso in Corea del Sud in cui si sta creando una smart city da zero. Vicino a Busan, principale città portuale della Corea del Sud, sul delta del fiume Nakdong, è in corso uno dei più avanzati tentativi di creare una città smart e interconnessa, sviluppando un approccio olistico alla vita cittadina. Attualmente 54 nuclei familiari, scelti attraverso un sorteggio, stanno già vivendo nel villaggio, che quando sarà ultimato comprenderà 30mila case in un’area di 11,8 chilometri quadrati, per un costo totale di 5,6 miliardi di dollari.
Lo specchio-tablet per raccogliere i dati
Il progetto è oggi nella fase di raccolta dei dati. Come racconta il New York Times in un lungo approfondimento, le famiglie vivono (per un periodo di tre-cinque anni, senza pagare l’affitto) in case con una quindicina di dispositivi di ultima generazione, tutti controllabili usando un’app: dal filtro per la qualità dell’aria a tutti i servizi di domotica. Il fulcro dell’esperimento è un grande specchio, alto circa un metro, che è in realtà un tablet, attraverso cui i responsabili del progetto (gli sviluppatori, le istituzioni, i consulenti sanitari) raccolgono i dati sui consumi delle persone, sulle loro abitudini, sui loro bisogni.
Con quel tablet, i cittadini possono monitorare sostanzialmente tutti gli aspetti della loro vita, il battito cardiaco, la qualità del sonno, possono avere suggerimenti su cosa mangiare, su come allenarsi, sulle previsioni del tempo e sapere quali cibi in frigo stanno scadendo, quanta energia sta consumando la famiglia, se ci sono bollette da pagare. «Una volta che l’esperimento è finito, e la città viene occupata stabilmente, non studieremo più le informazioni, ma le tecnologie nelle case resteranno – ha detto al NY Times il direttore del progetto, Lee Jae Min -. Tutti gli abitanti attuali sanno dell’importanza di dare le informazioni, perché con tutti i dati raccolti dallo smart village potremo costruire una smart city».
Le soluzioni cittadine smart, all’insegna della sostenibilità
Alla base dell’Eco Delta smart village c’è ovviamente la sostenibilità (come potrebbe essere altrimenti, in una città del futuro?). Pur essendo parte di Busan, avrà il suo sistema energetico indipendente, alimentato da energie rinnovabili (solare e idroelettrica), oltre a un sistema fognario e di riutilizzo delle acque reflue autonomi. Tutti gli spazi verdi sono annaffiati con acque reflue riciclate, mentre l’acqua potabile arriva direttamente dal fiume Nakdong, grazie a un sistema di filtraggio all’avanguardia. Le consegne vengono fatte dai droni, mentre piccoli robot puliscono le strade e le sorvegliano.
Il futuro
L’idea alla base di questo ambizioso progetto è quella di studiare sul campo quali sono le soluzioni migliori nella costruzione di una smart city, cosa si può migliorare. Qualcuno potrebbe obiettare che una città costruita a tavolino, popolata da robot e pervasa dalla tecnologia non sia molto a misura umana, ma di fatto l’intento ultimo degli sviluppatori dell’Eco Delta smart village è quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini. L’esperimento in corso a Busan potrà servire da guida per istituzioni e privati che vorranno creare soluzioni e tecnologie per le città del futuro.