Copiare dalle 5 migliori città del mondo per vivere meglio
[et_pb_section bb_built=”1″][et_pb_row][et_pb_column type=”4_4″][et_pb_text _builder_version=”3.20.2″]
Ci sono moltissimi indicatori che concorrono a rendere una città molto o poco vivibile. Secondo l’ultima classifica dell’Economist, Vienna è al primo posto nel mondo, grazie a un mix di organizzazione, ottima assistenza medica e cultura. Ci sono città che ci colpiscono per le loro strade pulite e altre che invece primeggiano per aree verdi e attenzione all’ecosostenibilità. Ci sono metropoli in cui i trasporti funzionano perfettamente e altre in cui la gente è accogliente e cordiale.
Ognuno di noi, prendendo il meglio dai luoghi più vivibili, può imparare a vivere meglio nella propria.
Ecco cinque cose che potremmo “rubare” a delle città nel mondo.
1) Da Vienna, essere organizzati. Non si arriva ai primi posti di tutte le classifiche tutti gli anni senza una programmazione di tutti gli aspetti della vita cittadina. Nella capitale austriaca tutto funziona bene, e da lei possiamo imparare a essere noi stessi, nel nostro piccolo, bravi a progettare la nostra giornata.
2) Da Vancouver, accettare l’altro. Aperta e multiculturale come la tedesca Berlino, la metropoli canadese è uno dei centri artistici più importanti del Nord America, oltre che da anni stabilmente ai primi posti nelle classifiche delle città più vivibili al mondo. Qui convivono molte etnie e provenienze diverse: c’è la più grande Chinatown canadese e il 52 per cento dei residenti cittadini non ha come prima lingua l’inglese. Accettare e apprezzare il diverso da noi è uno dei tratti principali che possiamo apprendere da Vancouver.
[/et_pb_text][slider_article _builder_version=”3.20.2″ /][et_pb_text _builder_version=”3.20.2″]
3) Da Boston, la mentalità vincente. Da anni domina nel football americano con i New England Patriots, i Celtics sono la squadra di basket con il maggior numero di titoli in Nba e anche nel baseball e nell’hockey sono arrivati molti successi con i Red Sox (l’ultimo nel 2018) e i Bruins. Insomma, Boston, capitale del Massachusetts, oltre a essere una bella metropoli e un importante centro universitario, è anche una delle città più sportive al mondo, che da sempre punta a primeggiare in ogni campo. Ci insegnano l’importanza di fare attività fisica anche posti come Trieste e Trento, sempre sul podio della classifica del Sole 24 Ore sulle migliori città italiane in cui praticare sport.
4) Da Reykjavik, l’attenzione al pianeta. La capitale islandese, ma in generale tutte le principali città del Nord Europa, sono tra le più green al mondo. Qui si investe quasi esclusivamente sulle energie pulite (entro il 2050 verranno totalmente eliminati i combustibili fossili) e nei cittadini c’è una maggior coscienza ecologica, un elemento che ormai tutti noi dovremmo sviluppare.
5) Da New York, fare quello che si vuole. Ok essere organizzati come Vienna, ma ogni tanto dobbiamo riuscire (senza esagerare) a lasciarci andare e a prenderci del tempo per le nostre passioni. E quale posto meglio della “città che non dorme mai” può insegnarci questo? Quello che da sempre affascina di New York, oltre ai suoi grattacieli e ai suoi musei, è il fatto che qui ognuno può diventare chi vuole. Dalla Grande Mela impariamo che nulla è impossibile, ma allo stesso tempo New York ci avverte che certe cose come la notorietà e la ricchezza possono essere effimere.
[/et_pb_text][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section]