Come cambieranno gli acquisti nel futuro?
Il 2020 è stato un anno molto complicato per l’economia, soprattutto per le piccole aziende, l’artigianato e tutte quelle attività che non erano pronte ad affrontare le nuove sfide che la pandemia portava con sé.
Il lockdown e la difficoltà di spostamento hanno sicuramente penalizzato quei business che non erano attrezzati per “vivere” esclusivamente online. Solo nel 2020 l’e-commerce è aumentato del 55% rispetto all’anno precedente.
In questo contesto è nata Shopcall, la start up di successo che si è posta l’obiettivo di colmare il gap fra l’online e l’offline.
“L’idea è nata nell’autunno del 2020” racconta Roberto Murgia, ceo di Shopcall. “Dovevo acquistare un prodotto di cui non ero sicuro e mi sono fatto inviare una foto per riconoscerlo mentre stavo parlando al telefono. Questa è stata la “scintilla”, riuscire a fondere, grazie alla tecnologia, l’esperienza dell’acquisto fisico con quella dell’e-commerce, dando una nuova centralità al rapporto umano ed al punto vendita fisico anche nella vendita digitale”.
Murgia ha da poco superato i cinquant’anni, è un ingegnere aeronautico che ha sempre avuto la passione per la tecnologia. È un vulcano di idee, ha creato varie start up, quella di maggior successo è stata Scuolabook, fondata nel 2009, all’epoca il primo portale di libri scolastici digitali realizzato insieme agli editori italiani acquistata poi da Tim nel 2015.
Ma torniamo a Shopcall. L’idea è alquanto semplice ma innovativa, del resto le innovazioni migliori avvengono quando si riescono ad ottimizzare le tecnologie esistenti. Avete mai provato quella frustrazione quando dovete fare un acquisto on line ma non siete sicuri di determinati aspetti e tentate invano di parlare con un call center che non sa quello che state vedendo a schermo? Esistono determinati tipi d’acquisto dove il contatto umano, la rassicurazione del commesso, è importante ed è qui che entra in gioco Shopcall.
Come funziona? Viene fornito un link che il negozio può inviare a qualsiasi cliente per collegarsi attraverso una video chiamata. Prendiamo ad esempio una pescheria che ogni giorno ha pesce diverso sul bancone. Collegandosi al link il cliente può interagire con il pescivendolo e vedere la l’offerta ittica giornaliera. Una volta individuato il pesce di gradimento, il pescivendolo scatta una foto, inserisce il prezzo ed il prodotto va in automatico nel carrello. A quel punto il cliente può pagare con carta di credito e ritirare in negozio o farselo spedire a casa. In tutto questo processo il valore aggiunto è l’elemento umano, le domande sulla provenienza del pesce, qualche consiglio su come cucinare la pietanza o semplicemente salutarsi.
Anche le grandi aziende che hanno i processi di vendita completamente automatizzati, si stanno rendendo conto che l’eliminazione del contatto umano può essere un handicap. Nuove compagnie telefoniche puntano la comunicazione sul servizio di customer care dedicato con zero attesa. Il Digital Concierge ormai diventa quasi obbligatorio per i big brands, chat dirette con il cliente, notifiche push, qualsiasi cosa renda più “umano” il servizio.
Shopcall si rivolge in modo particolare a quelle attività che pongono al centro l’aspetto esperienziale. Laddove un prodotto è unico o ha necessità di un approfondimento, Shopcall si inserisce come facilitatore d’acquisto. I principali clienti sono artigiani, gioiellieri, sartorie
In Italia l’azienda di Murgia ha già centinaia di clienti anche se la parola “cliente” non piace al fondatore. “Sono più che altro nostri partners che ci aiutano a comprendere meglio le potenzialità di un nuovo modello di vendere online”
Sta di fatto che quest’innovazione apparentemente semplice, ha già riscosso interesse anche all’estero
“A oggi, a sette mesi dalla nascita della start-up, abbiamo accordi di distribuzione e commercializzazione in Europa (Spagna, Grecia, Balcani), Sud Africa, Brasile, Canada, Australia. L’ultimo ingresso è Panama, primo paese del mercato di lingua spagnola del Sud America, verso cui abbiamo grandi obiettivi per il futuro.
Il nostro è un modello di vendita che non ha un confine, anche perché le esigenze locali sono molto simili ovunque: il cambiamento del retail coinvolge davvero tutti i negozi del mondo”.
La piattaforma ha un costo mensile di 40 € e fornisce inoltre il servizio di incasso con carta di credito ai negozi che lo richiedono senza nessun costo di setup e una commissione pari a 1,9% sui pagamenti. In questo periodo stanno integrando anche un servizio di delivery per le spedizioni con il principale partner nazionale di logistica.
Viviamo in una società sempre più “onlife”, come la definisce Luciano Floridi, iperconnessa dove non esiste più distinzione fra on line ed off line, questo sarà il futuro e Shopcall è uno degli strumenti che contribuirà a ridefinire il modello d’acquisto del futuro.