Come i politici del futuro utilizzeranno l’intelligenza artificiale
Noam Slonim è un ingegnere informatico israeliano specializzato in computational argumentation che da più di dieci anni si occupa di intelligenza artificiale. “Ibm vanta una lunga tradizione attorno all’intelligenza artificiale” racconta Noam in collegamento da Haifa. “Nel 1997 creammo Deep Blue, il primo computer in grado di battere il campione del mondo di scacchi Kasparov. Nel 2011 inventammo Watson in grado di battere il campione del quiz televisivo americano Jeopardy”.
Dopo una settimana da quel successo, IBM inviò una e-mail internamente chiedendo ai propri ricercatori quali fosse la prossima sfida che l’azienda americana doveva affrontare. Il gruppo di Noam Slonim propose l’idea di sviluppare un computer, un’intelligenza artificiale in grado di portare avanti un dibattito con un essere umano. “La sfida era ambiziosa. Fino ad ora c’eravamo limitati a creare una macchina in grado di dare risposte univoche, adesso volevamo creare un computer che sapesse ascoltare e reagire”.
La proposta fu accettata da IBM e per sette lunghi anni il team di Noam lavorò giorno e notte allo sviluppo di Project Debater. Il progetto fu lanciato ufficialmente nel 2019 a San Francisco durante un vero e proprio confronto tra un politico e IBM Debater. Il quesito da dibattere era se la scuola materna dovesse essere sovvenzionata dallo Stato oppure no. IBM Debater sosteneva l’importanza di questo tipo di sovvenzione, mentre l’avversario (umano) sosteneva il contrario portando valide argomentazioni. Il confronto è stato sicuramente atipico, non sono volate brutte parole o offese tipiche dei dibattiti politici “umani”. Al contrario il confronto si è basato su dati e fatti ampiamente argomentati.
Come funziona IBM Debater
Per creare la propria posizione, IBM Debater analizza oltre 400 milioni di articoli di giornali, ricerche, dati scientifici. “Ovviamente deve esserci un criterio nella selezione delle fonti” afferma Noam Slonim. “Per prima cosa l’informazione deve essere rilevante per l’argomento trattato, deve essere argomentativa e supportare la posizione che si vuole sostenere”. Più facile a dirsi che a farsi. Facciamo un esempio. Prendiamo il quesito: dovremmo abolire San Valentino? Esistono vari ricerche sul tema. Un’indagine condotta in Canada afferma che il 62% degli intervistati pensa che sia uno spreco di tempo e di soldi. Esiste anche un’altra ricerca che riporta che il 59% delle coppie si lascerebbe prima di San Valentino per evitare di spendere soldi. L’IA deve essere in grado di capire quali delle due indagini ha senso utilizzare per sostenere la propria posizione.
Ma c’è di più. Raccontata in questo modo potremmo pensare che IBM Debater sia un’Alexa un po’ più evoluta. In realtà Debater è in grado di analizzare anche i sentiment delle persone vagliando i social media, i blog, o semplicemente elaborando risultati di sondaggi. È stato condotto un esperimento interessante coinvolgendo il sindaco di Lugano ed Project Debater. L’intervistatore aveva chiesto al sindaco se la città di Lugano fosse favorevole ad introdurre per le strade della città, auto a guida autonoma. Il Sindaco aveva una sua idea, pensava che la popolazione fosse scettica. IBM Debater invece ha portato al sindaco un’analisi dettagliata dell’opinione dei suoi cittadini. Il sondaggio non si limitava a riportare risposte brevi tipo favorevoli o contrari, bensì la risposta doveva essere argomentata. Debater ha elaborato una gran quantità di dati, li ha categorizzati, ha trovato le perplessità ricorrenti ed i punti a favore ed ha riassunto i risultati in una pagina presentata poi al sindaco. Il risultato ha sorpreso il primo cittadino, la sua cittadinanza non era poi così contraria all’introduzione di auto a guida autonoma e sapeva esattamente a quali argomentazioni avrebbe dovuto rispondere in un eventuale dibattito pubblico sul tema.
“Ci sono due aspetti in cui Debater potrà aiutare i politici. Da una parte il decision maker non è in grado di elaborare una quantità illimitata d’informazioni. Debater può scremare i dati e fornire quelle essenziali ed utili. In secondo luogo, il politico non ha tempo e modo per ogni decisione presa, di interpellare i cittadini, ma le decisioni prese impatteranno sulla loro vita. Ecco, con Debater siamo in grado di ridurre il divario tra cittadini e decision maker”.
Quale futuro per l’intelligenza artificiale nel rapporto con i cittadini
Dovremmo aspettarci che un giorno il politico non sarà più necessario perché avremo un computer che in modo razionale prenderà le decisioni per noi? “Non arriveremo a questo però posso dire che l’IA aiuterà moltissimo i politici del futuro a prendere decisioni consapevoli mantenendo un contatto con la realtà”.
Intanto senza andare troppo lontano, il lavoro svolto dal team di Noam sarà utile per implementare quegli strumenti che necessitano di essere “umanizzati”. Pensiamo ai chat bot con i quali sempre più spesso dobbiamo interfacciarsi per l’assistenza post-vendita di un prodotto. Analizzare i dati, capire le necessità, le preoccupazioni del nostro interlocutore, saper ascoltare, è una frontiera che IBM Debater ha aperto e che avrà un impatto sullo sviluppo di tutte quelle tecnologie che mettono in relazione l’uomo e la macchina.