Chivado: l’app dalla parte di ristoratori e food lovers, che valorizza le comunità locali.
Durante il lockdown, per non rimanere paralizzati, molti ristoratori hanno scoperto il ruolo centrale della digitalizzazione e l’importanza del food delivery. Un’indagine condotta da Qonto ha però messo in evidenza che nel 2020 lo sviluppo digitale ha interessato per lo più le imprese con almeno già avviate, quelle con 5/10 anni di anzianità. Tuttavia, solo ancora molto pochi i locali che dispongono di una propria app di food delivery o di una sezione di e-commerce sul proprio sito, e anche quelli che la posseggono devono comunque ricorrere ad aggregatori più efficaci, pagando commissioni rilevanti, superiori in alcuni casi al 30%.
Riportare i ristoranti alla loro funzione essenziale di punti di ritrovo sociale, proteggendo e supportando le comunità a cui appartengono è l’ambizioso progetto di Chivado, l’app fondata da Federico Bernardi e Patrizia Guarino.
L’obiettivo della giovane start up italiana, con sede a Londra, è di offrire servizi digitali a ristoratori e food lovers con una proposta nuova che vuole aiutare non solo il settore ma anche il sistema paese. I costi elevati e il venir meno del rapporto diretto con i propri clienti hanno infatti messo in difficoltà molti ristoratori e ripristino degli introiti pre-covid sono tutt’altro che scontati. La piattaforma Chivado punta proprio a fornire una soluzione sostenibile per la digitalizzazione del settore rompendo i vecchi schemi.
«Quando nel 2020 è scoppiata la pandemia che ha messo in ginocchio il settore della ristorazione, ci siamo sentiti subito sentiti coinvolti in prima persona», spiega Federico Bernardi, fondatore e CEO di Chivado. «Non solo per l’empatia che ci legava ai luoghi della nostra infanzia, ma anche per la consapevolezza di una perdita economica e culturale. Perché per noi i ristoranti, le trattorie, i bar non sono soltanto fonte di sostentamento per centinaia di migliaia di persone; sono punto di riferimento per la costruzione della nostra cultura, della nostra identità e della nostra socialità»
Il valore aggiunto di Chivado è quello di essere una vetrina digitale completa gratuita per i vari esercizi commerciali, senza prevedere commissioni o costi di attivazione, e dunque lasciando agli esercenti il 100% degli incassi. Ai ristoranti Chivado offre l’opportunità di digitalizzare il proprio menu, di gestire in autonomia gli ordini per asporto e consegna.
A questi elementi si aggiunge anche la prenotazione dei tavoli e la possibilità di mantenere il rapporto diretto con i propri clienti, senza che questi debbano scaricare decine di app diverse. Per gli utenti, infatti, Chivado è un modo coinvolgente per sentirsi parte di una comunità: scoprire i ristoranti più sfiziosi della zona, curiosare tra le loro foto, consultare i menu, prenotare le pietanze, effettuare ordini a domicilio o riservare un tavolo.
Scegliendo di non gravare sui ristoranti, Chivado promuove un modello sostenibile per rispondere in modo pratico e pragmatico alla necessità del settore, che soprattutto in questo momento, non ha risorse economiche e know how da dedicare alla trasformazione digitale.
«Permettere ai ristoranti di mantenere il 100% dei loro incassi, significa consentire loro di reinvestirli sul territorio, rendendo più ricche le nostre città. Anche una semplice scelta, come quella di usare una app piuttosto che un’altra per ordinare una pizza a casa o prenotare un tavolo al ristorante può fare la differenza» sottolineano i protagonisti dell’iniziativa Patrizia Guarino e Federico Bernardi.
Chivado è già disponibile in tutta Italia, senza restrizioni geografiche e la sua adozione e in rapida crescita.