Cardano: 8 cose da sapere sulla criptovaluta “verde”
Esiste almeno da 4 anni, ma i media che contano se ne sono accorti solo ad agosto 2021. Proprio mentre l’estate volgeva al termine, Cardano, nota anche come la criptovaluta “verde”, ha attirato le attenzioni del Wall Street Journal che le ha dedicato un articolo della serie: Tutto quel che devi sapere su Cardano. Segno che la criptovaluta che ha preso il nome da Gerolamo Cardano, un erudito italiano del 500, noto per le sue intuizioni nella matematica, sta esercitando un fascino (per ora discreto) anche sugli ambienti finanziari tradizionali. Ma cosa c’è davvero da sapere su Cardano? Anche noi abbiamo fatto una lista.
Cos’è Cardano?
Prima ancora che una criptovaluta, Cardano è una piattaforma blockchain con una propria criptovaluta: ADA, come Ada Lovelace, la donna considerata la prima programmatrice della storia (oltre ad essere figlia del poeta inglese Lord Byron, nda). Il fondatore di Cardano è Charles Hoskinson, noto negli ambienti della cripto-finanza per aver partecipato in passato allo sviluppo di Ethereum.
Quanto vale Cardano?
Al momento di quest’articolo (novembre 2021), ADA con più di 55 miliardi è la quinta criptovaluta per capitalizzazione di mercato dopo Bitcoin, Ethereum, Binance (Binance Coin) e Tether. Il prezzo di un’ADA si aggira attorno a 1,6 euro: circa il doppio rispetto a un anno fa, ma meno di un mese fa quando ADA aveva raggiunto la quotazione 2,5 euro.
Qual è la differenza tra Cardano e le altre Blockchain?
Cardano si è data come missione una blockchain più sostenibile: e ad oggi ADA è la più grande criptovaluta ad utilizzare il modello di blockchain proof of stake, che è considerato un’alternativa più ecologica al proof of work, utilizzato da Bitcoin e Ethereum (ancora per poco, pare). La differenza? Il proof of stake funziona assegnando in modo casuale i token agli utenti, che mettono i loro come garanzia. Ciò differisce dal meccanismo di proof of work, che richiede invece il funzionamento in contemporanea di una rete globale di computer, quando avviene una transazione: un metodo che ad oggi ha dato prova di affidabilità, ma utilizza molta più energia rispetto al proof of stake (ma i suoi fautori spiegano che si tratta soprattutto di energie rinnovabili, ndr).
Come ha fatto Cardano a diventare la terza criptovaluta in ordine di capitalizzazione?
Come Ethereum anche Cardano ha messo un piede nel mondo degli smart contract (contratti intelligenti): accordi digitali, scritti in codice, che possono essere eseguiti senza un intermediario una volta soddisfatte determinate condizioni. Secondo gli osservatori questa ambizione, assieme all richiamo alla sostenibilità è il segreto del suo successo: man mano che gli appassionati di criptovalute diventano più consapevoli del loro impatto ambientale, Cardano potrebbe guadagnare posizioni verso Bitcoin ed Ethereum.
Gli usi di Cardano
Cardano si propone per una vasta gamma di utilizzi. Per esempio, ha già attivato una partnership con il Ministero dell’Istruzione etiope: la blockchain di Cardano conserverà i record a prova di manomissione di cinque milioni di studenti etiopi. Ma l’idea è estenderne gli usi a diversi paesi in via di sviluppo e a settori come agricoltura, assistenza sanitaria, verifica dell’identità, ecc dove non esiste un’anagrafe centralizzata.
Vantaggi e limiti di Cardano
Secondo il WSJ, uno dei punti di forza di Cardano è il suo team di sviluppatori (Blockchain Engineering Company Iohk). E anche le commissioni di transazione, inferiori rispetto a Ethereum e Bitcoin. D’altro canto, c’è chi dice il meccanismo di proof-of-stake di Cardano non avrebbe l’affidabilità del proof of work delle altre criptovalute, che ha dalla sua molti anni di sperimentazione sul campo. Il che spiegherebbe perché Ethereum procede più lentamente nella transizione verso questo nuovo metodo.
C’è un numero limitato di Cardano disponibili.
Le criptovalute possono avere una fornitura fissa o illimitata. Bitcoin è l’esempio più famoso di criptovaluta a fornitura fissa: non possono essere prodotti più di 21 milioni di Bitcoin. Anche Cardano ha fatto la stessa scelta, dandosi un limite massimo di 45 miliardi di ADA (attualmente ci sono circa 32 miliardi di ADA in circolazione). Questo da solo non garantisce che il prezzo salga. Ma se Cardano decolla in popolarità, l’offerta limitata potrebbe – il condizionale è d’obbligo – contribuire ad aumentarne la domanda.
Come si custodisce ADA?
Cardano ha i propri wallet, dove si possono conservare gli/le ADA. Quello ufficiale per desktop, si chiama Daedalus. C’è anche Yoroi, che ne è una versione light.