Passione e sostenibilità: perché scegliere la bici a scatto fisso
[et_pb_section fb_built=”1″ admin_label=”section” _builder_version=”3.22″][et_pb_row admin_label=”row” _builder_version=”3.25″ background_size=”initial” background_position=”top_left” background_repeat=”repeat”][et_pb_column type=”4_4″ _builder_version=”3.25″ custom_padding=”|||” custom_padding__hover=”|||”][et_pb_text _builder_version=”4.4.6″ hover_enabled=”0″]
Chi pensa che una bicicletta costi poco si sbaglia di grosso. È uno dei motivi che ha mosso il Governo a varare degli incentivi per comprarne una nuova, così da diminuire il numero di persone che viaggiano sui mezzi pubblici (evitare contagi) e privati a combustione (meno inquinamento). Certo, si trovano anche bici a costo ridotto, ma come in tutte le cose chi poco spende poco compra. E visto che qui si parla di mezzi di trasporto… Dunque, approfittare degli incentivi è sicuramente una buona idea, e lo è ancora di più se siete pronti a provare una bici a scatto fisso e lasciarle cambiare per sempre la vostra idea di bicicletta.
Qualche mese fa raccontai a un mio ex direttore che stavo cercando una bici a scatto fisso e lui pensò che fossi un pazzo furioso. Nella mente di chi vagamente sa di cosa stiamo parlando c’è infatti il film Senza Freni del 2012, incentrato sulle peripezie di un bike messenger newyorkese per consegnare una busta speciale, in cui si racconta la filosofia dello scatto fisso. A seguito del film esplose la moda soprattutto fra i più giovani, che si riconoscevano nella “skiddata”, un modo molto scenico di frenare con la bici a scatto fisso, grosso modo l’equivalente della “sgommata” con una bici normale, per capirci. Solo che i puristi dello scatto fisso tolgono i freni dalla bici, e quindi a velocità sostenuta non hanno altro modo di frenare. Non è decisamente il mio caso, ma mi attraeva l’idea di usare la bici come strumento per rimettermi in forma, oltre che provare qualcosa di nuovo. E questo è il primo motivo per acquistare una fissa, seguito a ruota dalle linee minimaliste di questo tipo di bici, che le rendono per altro meno care, e la pedalata più rotonda che essa offre.
Cos’è una bici a scatto fisso
La differenza principale fra una bici “normale”, ossia a ruota libera, e una a scatto fisso è che i pedali sono sempre in movimento, a meno che la bici non sia ferma. In termini tecnici, la trasmissione è fissata alla ruota: non puoi avanzare per inerzia o contropedalare liberamente. Questo impedisce di montare un cambio, e quindi la bicicletta è monomarcia. Ah non fa per me! è la prima reazione di pressoché chiunque, ma provate a farvi un giretto in città senza mai cambiare marcia. Le marce servono quasi esclusivamente in salita e discesa, ed è qui che la fissa presenta qualche oggettiva difficoltà.
I puristi rimuovono i freni perché non servono: su una fissa freni con i pedali. Detto che la stragrande maggioranza delle bici a scatto fisso ha comunque almeno il freno anteriore (obbligatorio per legge), e che non consiglio a nessuno di rimuoverli, quando guidi una scatto fisso hai due opzioni:
- frenare bloccando i pedali, ovvero “sgommando”, ma questo consuma velocemente i copertoni;
- rallentare opponendo forza al movimento dei pedali ed eventualmente alzandoti e portando il peso del corpo verso il manubrio, bloccando infine i pedali.
Il contropedale non c’entra nulla: quello è un meccanismo tipico delle bici del Nord Europa che aziona i freni pedalando al contrario. Con una fissa non puoi contropedalare, anche se tecnicamente puoi pedalare all’indietro.
Dopo qualche giretto, diventa normale non usare più i freni e impari a gestire la velocità con il movimento della pedalata. Poi, hai sempre freni in caso di necessità: tenete presente che se “pinzate” non si bloccano istantaneamente i pedali, ma la resistenza da opporre alla pedalata è decisamente inferiore.
La mia esperienza
All’inizio ero preoccupato da tre cose:
- curve: leggevo che se inclini troppo la bici sbatti il pedale per terra, ma questo succede solo se con la bici ci corri o pensi di piegare come con una moto;
- frenate: mi sono esercitato per giorni nella skiddata prima di capire che non mi sarebbe servita e che potevo rallentare alzandomi sui pedali e spostando in avanti il peso, o anche solo opponendo una leggera resistenza ai pedali;
- monomarcia: in città pianeggianti non hai bisogno di altro, e se affronti spesso salite e discese probabilmente hai già abbandonato l’idea di una bici per quel tipo di tragitto.
Cos’ha di speciale una bici a scatto fisso
Si dice genericamente che la pedalata di una bici a scatto fisso sia più rotonda. Finché non ci sali non lo capisci. Provo comunque a spiegarlo. La pedalata è più efficace, perché l’energia riversata sul pedale arriva direttamente alla ruota. Inoltre, non c’è modo di disperderla avanzando per inerzia o contropedalando a vuoto. Questo significa anche che è più facile trovare il proprio ritmo e mantenendo questo si fa meno fatica. Su una bici a ruota libera, invece, quello che succede è che facciamo uno sforzo per raggiungere una certa velocità, pedaliamo indietro a vuoto un po’, e poi riprendiamo, e questo ci porta a fare più fatica. Oppure, per mantenere il ritmo, cambiamo marcia, variando di conseguenza la velocità.
Se invece in bici vuoi allenarti, l’impossibilità di smettere di pedalare ti forzerà a migliorare le prestazioni, perché non potrai mai riposare completamente. Questo tipo di bici, una volta usate solo nei velodromi, vengono sfruttate spesso per allenare i giovani ciclisti: la pedalata forzata ingaggia muscoli che altrimenti non verrebbero usati, e questo migliora la spinta. Ad alta velocità, inoltre, Il rapporto unico costringe a fare molto fiato.
Il controllo della velocità a pedale, ovvero la possibilità di rallentare dosando l’energia riversata sui pedali, porta ad avere un maggior controllo sulla bici, a sentirla più tua. Ogni pensiero è subito tradotto in movimento.
Infine, la manutenzione è ridotta quasi a zero, e il peso è minimo data l’assenza di diversi componenti.
Uno potrebbe pensare che una bici a scatto fisso sia più pericolosa di una normale bici, ma nella mia esperienza e nella mia mente non ci sono casi in cui lo sia, se usata “normalmente”. Certo, dover frenare all’improvviso può spaventare, ma in realtà in quel caso abbiamo un doppio freno a disposizione!
Gli aspetti negativi
Per usarla al meglio, e per frenare meglio, una bici a scatto fisso richiede l’uso di gabbiette o straps per evitare che i pedali sfuggano dai piedi. Inizialmente questa cosa mi spaventava, perché pensavo che non sarei riuscito a mettere giù il piede in tempo in caso di necessità. Basta fare pratica, come in tutte le cose. Non sono strettamente necessarie, ma semplificano la vita.
Partire con una bici a scatto fisso richiede qualche piccolo accorgimento, perché non puoi prendere un pedale e portarlo su. Basta saperlo e ci si abitua.
Capitolo pendenze. Anche se lievi, si avvertono. Si possono fare fino a che non diventano davvero impegnative, ma questo dipende dall’allenamento personale, e più in generale vale per ogni tipo di bici. Ci sono ponti a Milano che anche con una mountain bike fai fatica a percorrere.
Le ruote sono un altro punto da ponderare bene. Questo tipo di bici ha di solito copertoni stretti, ma si trovano anche con modelli “maggiorati” che tornano utili su pavé, sampietrini e in città gruviera come Roma.
Quanto costa e dove comprarla
Detto che chiunque può trasformare la propria bici in una scatto fisso cambiando qualche pezzo, in commercio si trovano diverse fisse buone dai 300 euro circa in su. Gli “esperti” di questo tipo di biciclette suggeriscono di prendere il telaio di un modello da corsa e trasformarla in una fissa, ma quelli sono i “pazzi furiosi” (detto con il sorriso). Se una bici la usi solo per muoverti in città e qualche giretto, va benissimo una “economica” da 300 o 400 euro. Suggerisco in ogni caso di acquistare una con il mozzo flip flop (lo hanno quasi tutte) che permette di passare da scatto fisso a ruota libera girando la ruota. Attenzione: spesso questo tipo di bici sono vendute come single speed (monomarcia) con la possibilità di metterle a scatto fisso.
Puoi comprare una fissa nei normali negozi di bicicletta, spesso venduta come single speed, me è più facile comprarla online da siti specializzati, italiani ed europei, che in alcuni casi offrono anche la possibilità di costruirsela tramite configuratori.
Una bici a scatto fisso è più divertente da guidare, è essenziale, e costa meno di una bici “normale”, ma vale la pena prenderne una solo se ti appassionano le cose nuove. Alla peggio, la convertirai a ruota libera e avrai comunque una bici diversa.
[/et_pb_text][slider_article _builder_version=”4.4.6″ max=”10″ hover_enabled=”0″][/slider_article][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section]