Amazon, un miliardo di dollari per elettrificare le consegne europee
Un miliardo di dollari nel giro di cinque anni. È massiccio l’investimento di Amazon che, di fatto, intende riconvertire l’intera flotta impiegata per le consegne in Europa alla propulsione elettrica. L’annuncio è freschissimo e specifica anche che l’investimento sarà dedicato a raddoppiare il numero di veicoli: furgoni e furgoncini toccheranno la soglia delle 10mila unità mentre i mezzi destinati a spostare merci pesanti saliranno 1.500. Chissà se nel giro del prossimo quinquennio il “negozio del mondo” non inserirà in flotta anche l’unico tir elettrico in arrivo sul mercato, quel Semi prodotto dalla Tesla di Elon Musk del quale sono state annunciate le prime consegne per dicembre. A utilizzarlo da subito sarà Pepsi.
Obiettivo emissioni zero, per il momento lontano
Il gigante vuole puntare all’obiettivo delle emissioni zero entro il 2040, e la riconversione della flotta utilizzata per le consegne è evidentemente un tassello essenziale della strategia. Rimane chiaramente da capire, se e come, i diversi fornitori che in tutti i paesi europei lavorano a contratto per Amazon con le loro flotte, spesso costituite da mezzi a loro volta presi a noleggio non esattamente fra i più recenti, imboccheranno la stessa strada green, ma è senz’altro un passo essenziale. “La nostra rete di trasporto è una dei settori più difficili della nostra attività da decarbonizzare e per raggiungere l’azzeramento delle emissioni di carbonio richiederà un investimento sostanzioso e prolungato” ha spiegato Andy Jassy, Ceo di Amazon, in una nota.
Jassy ha anche spiegato che questo massiccio investimento potrebbe raggiungere un altro paio di obiettivi: spingere aziende, fornitori e distributori di energia elettrica ed enti pubblici a installare più colonnine di ricarica elettrica in Europa. In Italia, da pochi giorni, è entrato in vigore un decreto del ministero dello Sviluppo economico – fra le ultimissime eredità del governo Draghi – che rifinanzia e rafforza i bonus per l’installazione di un punto di ricarica, portandolo fino all’80% dell’importo (entro i 1.500 euro, 8mila se in aree condominiali). L’augurio, insomma, non è del tutto campato in aria. Così come quello rivolto ai produttori di auto, sul quale tutto sommato grandi spinte non servono, a proporre più modelli elettrici e a costi più bassi. Sui costi, visto il quadro internazionale di scarsità di materie prime, non c’è però da giurarci.
100 milioni di pacchi nella sola Europa
L’annuncio arriva fra l’altro proprio nell’anno in cui la produzione di carbonio di Amazon è aumentata, una bella contraddizione rispetto agli sforzi dell’azienda di proporsi come leader nell’azione per il clima. Le sue emissioni di anidride carbonica sono infatti cresciute del 18% nel 2021 rispetto al 2020, secondo il suo ultimo rapporto sulla sostenibilità. Al momento Amazon gestisce 3mila veicoli elettrici per le consegne in Europa, che sono stati utilizzati per consegnare i 100 milioni di pacchi recapitati ai clienti nel giro dello scorso anno. La piattaforma non ha però specificato la percentuale delle consegne europee effettuate da questi veicoli elettrici.
Amazon: il nuovo furgone elettrico per le consegne
Negli Stati Uniti, Amazon ha invece iniziato a impiegare un nuovo furgone elettrico prodotto dalla Rivian, concorrente di Tesla con cui il gigante ha stretto un accordo colossale da 100mila furgoni, da consegnare entro il 2024. Il gruppo di Seattle ha anche un contratto per acquistare veicoli elettrici per le consegne da Stellantis basati sul suo furgone commerciale Ram ProMaster. Non basta: sono in fase di test in Europa anche le consegne con bici elettriche, quanto meno per coprire il cosiddetto “ultimo miglio” – specie in quei centri abitati più complessi da servire con mezzi a motore: ha infatti aperto i cosiddetti “hub di micro-mobilità” in più di 20 città in tutto il Vecchio Continente, tra cui Londra, Monaco e Parigi, e prevede di raddoppiarli entro la fine del 2025. Oltre alle e-bike, i lavoratori di Amazon consegnano addirittura a piedi da questi hub, ma si tratta evidentemente di quantità trascurabili di colli.