Vuoi avere più idee? Fai quattro passi. Camminare rende più creativi
Ti piacerebbe migliorare il tuo pensiero creativo, diciamo del 60%?
Camminare, lo sappiamo da tempo, fa bene al corpo: migliora la respirazione, la circolazione sanguigna, l’afflusso di sangue al cervello, le funzioni digestive, ecc. Anche la mente ne trae beneficio: aumentano le endorfine, la concentrazione, l’apprendimento, ecc.
Passeggiare può davvero migliorare le nostre abilità creative?
Sembra proprio di sì, in base a quanto emerge dalla ricerca1 svolta, da Marily Oppezzo e Daniel Schwartz, presso Università di Stanford. A quarantotto studenti di psicologia sono stati somministrati due test: uno relativo al pensiero divergente (Guilford Alternative Uses) e l’altro al pensiero convergente (Compound Remote Associates).
Nel primo esperimento, i partecipanti hanno completato i due test prima stando seduti e, poi, camminando su un tapis roulant (davanti ad una parete bianca). Gli esercizi svolti mentre camminavano hanno fatto registrare un aumento del 23% nei punteggi del pensiero convergente (CRA) e del 81% in quelli del pensiero divergente (GAU).
Nel secondo esperimento, gli studenti hanno completato i due test con tre diverse modalità: seduti e poi camminando, camminando e poi seduti oppure sempre seduti. I punteggi, soprattutto nel pensiero divergente, sono risultati maggiori quando i partecipanti camminavano; è emersa anche una spinta creativa “residuale”, quando i partecipanti, dopo aver camminato, hanno svolto il test seduti.
Il terzo esperimento si è svolto all’aperto, lungo un percorso nel campus universitario, con quattro modalità (sempre seduti, seduti e camminando, camminando e seduti, sempre camminando) e ha confermato gli effetti positivi del movimento sul pensiero divergente.
Nel quarto esperimento sono stati introdotti ulteriori cambiamenti: è stato utilizzato un test relativo alla generazione di analogie (Barron’s symbolic equivalence) con quattro nuove modalità di svolgimento: seduti all’interno di una stanza (SitIn), camminando su un tapis roulant (WalkIn), seduti su una sedia a rotelle all’aperto (SitOut), e camminando all’aperto (WalkOut). Questo ha permesso di isolare e di distinguere l’effetto dell’ambiente esterno e del passeggiare. I partecipanti avevano cinque minuti di tempo per generare delle analogie partendo dagli stimoli proposti.
I risultati hanno evidenziato, ancora una volta, che camminare agevola il flusso di idee ed è un ottimo espediente per favorire il pensiero creativo (e per migliorare la salute fisica). Il 100% dei partecipanti che avevano camminato è stato in grado di generare almeno una analogia di elevata qualità, rispetto al 50% di quelli che erano rimasti seduti all’interno. “Non stiamo dicendo che camminare può trasformarti in Michelangelo” – ha affermato scherzosamente Marily Oppezzo – “ma può aiutarti, soprattutto nelle fasi iniziali, a sviluppare la tua creatività.”
Un altro aspetto molto interessante che è emerso dalla ricerche è che camminare all’aperto (magari in un parco verdeggiante), oppure su un tapis roulant, o lungo i corridoi (più o meno “monotoni” di un ufficio), ha fondamentalmente lo stesso effetto sulla creatività.
Come mai camminare, all’aperto o all’interno, influisce così positivamente sul pensiero creativo?
Non è completamente chiaro: i ricercatori sostengono che tra i fattori principali ci siano il miglioramento dell’umore e la deviazione dell’energia che, più o meno consapevolmente, viene usata per “soffocare” il pensiero creativo. “Camminare” – ha ipotizzato Marily Opezzo – “sembra permettere al cervello di abbassare le difese ‘iper-razionali’ e di lasciar fluire meglio le idee”.
“Dal punto di vista cognitivo” – ha aggiunto Daniel Schwartz – “pensiamo che l’esercizio, rilassando il controllo della corteccia prefrontale, possa migliorare l’attività della cosiddetta memoria associativa. Da qui l’aumento della creatività”.
La prossima volta che hai bisogno di una buona idea, allora, puoi metterti le scarpe da ginnastica e andare a fare quattro passi, oppure, meglio ancora, puoi inserire una breve passeggiata nella tua routine quotidiana.
1.”Give Your Ideas Some Legs: The Positive Effect of Walking on Creative Thinking”, pubblicata sul Journal of Experimental Psychology: Learning, Memory, and Cognition, 2014, Vol. 40, No. 4, pagg. 1142–1152