Ecco un metodo per scoprire se i propri sogni hanno (davvero) le carte in regola per trasformarsi in progetti
Nulla accade prima di un sogno. Questa frase attribuita al poeta statunitense Carl August Sandburg ci dà un indizio prezioso per la realizzazione dei nostri obiettivi. Solo un sogno, infatti, può trasformarsi in un progetto e quindi accadere nella vita reale.
Bisogna però essere capaci di distinguere sogno e sogno, e di capire quali hanno il potenziale per essere realizzati. Solo così possiamo pensare di trasformare le nostre fantasie in progetti – di vita o di business.
Per prima cosa è necessario capire se quel sogno è veramente nostro e se ci appartiene. O se invece lo abbiamo formulato per noia più che per vera vocazione. I sogni da scartare subito sono quelli che ci vengono in mente il lunedì mattina. Quando, stanchi del lavoro ancor prima di andare in ufficio, ci raccontiamo quanto sarebbe più bella la nostra vita se ci trasferissimo in Brasile per aprire un chiringuito sulla spiaggia. Questa tipologia di sogno non diventerà mai un reale progetto se, arrivata l’ora di pranzo, lo abbiamo già dimenticato. Magari si ripresenterà puntuale dopo una litigata con il partner o una riunione andata particolarmente male, ma non ci terrà svegli la notte a pensare a come realizzarlo.
Se invece l’idea del chiringuito si trasforma in una serie di azioni (informarsi sul visto per trasferirsi in Brasile, capire quali permessi ci vogliono per aprirlo sulla spiaggia, iscriversi a un corso di barman ecc) allora ecco che il sogno ha il potenziale giusto per diventare un un progetto.
Un esercizio per “mettere alla prova” i vostri sogni è quello di prendere un quaderno e descriverli. Chiedetevi cosa vorreste fare nella vostra, se non ci fossero problemi di soldi, di tempo e di realizzazione. Dopo di che rileggete quello che avete scritto, e riscrivete il vostro sogno con più dettagli possibili. Riuscite a farlo aggiungendo particolari, specificandone tutti gli aspetti? E soprattutto vi sentite galvanizzati da questa descrizione? Ecco, se le cose stanno così è probabile che la vostra idea, il vostro sogno, abbia buone probabilità di essere realizzato.
Fatelo con tutti i sogni che vi vengono in mente.
A questo punto fate un secondo passaggio. Chiedete a 3 persone importanti della vostra vita (non solo parenti) di leggere i vostri sogni e di farvi 3 domande a riguardo: una positiva, una negativa e una neutra. Alla fine domandatevi: quale sogno ho difeso di più dalle domande “cattive”? A quale mi sento più attaccato? Quale mi sembra più reale dopo questi passaggi?
Selezionare i tuoi sogni in questo modo ti aiuta a non sprecare le tue energie e a iniziare a fare chiarezza rispetto a quello che desideri veramente. Ma non finisce qui. A questo punto il progetto per iniziare deve rispondere ad alcune caratteristiche. Devono essere presenti delle risorse (non solo economiche, ma anche di tempo, conoscenze, competenze); e quando non sono presenti dobbiamo capire dove possiamo andarle a trovare. Dobbiamo avere in mente un target di riferimento (cioè delle persone interessate al nostro progetto).
Questi due elementi sono fondamentali per trasformare i nostri sogni in progetti. Sia che si tratti di aprire una nuova attività che di cambiare lavoro. Sicuramente in questo modo avremo delle basi solide su cui costruire il nostro futuro, e avremo anche una direzione da seguire che sentiamo nostra, che ci “accende” e che non ci fa scoraggiare nei momenti più difficili. Perché sì, i momenti difficili ci sono sempre.