Ti sei mai chiesto cos’è davvero la crescita? Domandati prima cosa sono sviluppo ed evoluzione
Domanda numero uno: quante volte parliamo di crescita riferendoci alla nostra nostra società?Risposta probabile: tantissime.
Domanda numero due: sappiamo qual è la condizione necessaria per attivare questa crescita e a quale obiettivo deve condurci?
Risposta probabile: ni. O addirittura no.
Lo dico in maniera netta: il concetto di crescita è solo falsità, non esiste… a meno che non si pensi che si fondi su un’idea che viene prima: lo sviluppo.
Secondo concetto su cui chiarirci: la crescita esiste solo perché funzionale a un terzo concetto, quello di evoluzione.
Sviluppo, crescita ed evoluzione sono dunque tre concetti legati tra loro e non scardinabili, un unicum che è alla base delle nostre vite e di come dobbiamo intendere – a mio avviso – il nostro stare al mondo e partecipare alla società che abitiamo.
Etimologicamente il termine sviluppo significa “essere in grado di sciogliere i nodi (il viluppo)” ed evoluzione significa “lasciare un posto per andare verso un altro”. La crescita si attiva solo laddove c’è stato sviluppo e quindi dove si lascia una condizione, si lascia un posto per volgere il proprio sguardo oltre e quindi evolvere, appunto.
Cosa può dunque fare ognuno di noi per crescere? Qual è la responsabilità che dobbiamo assumerci affinché la nostra crescita sia in realtà evoluzione?
In un momento come quello attuale, la società ci impone di crescere continuamente e per crescita si intende fondamentalmente una crescita di tipo economico, realizzata in maniera quick and deep. Il quick and deep è però tanto vero quanto pericoloso.
Davvero crediamo di poter agire in maniera veloce e profonda? Siamo in grado di porci domande non superficiali se lavoriamo e viviamo le nostre vite così freneticamente? Quanto profondamente possiamo andare se agiamo alla velocità della luce?
Ricordiamoci cosa c’è alla base della crescita: lo sviluppo. Se ognuno di noi non si sviluppa come professionista, come leader, come genitore, allora non crescerà mai. Ma per svilupparsi è necessario essere deep, non solo quick!
Ho avuto il piacere e l’onore di incontrare Tara Gandhi, la nipote del grande Mahatma, e durante il nostro incontro mi ha riferito una delle cose che il nonno era solito dirle: «Non è importante la velocità, è importante l’orientamento. È importante la direzione». Ecco dunque che l’illuminato Gandhi, pur non abitando il nostro tempo, volgeva il suo sguardo oltre.
A mio parere, il domani sarà guidato da quelle persone che oggi stanno sciogliendo i famosi nodi di cui sopra, quelle persone che oggi sono in grado di vedere la direzione da prendere, il posto verso cui andare.
Non basta vendere per guadagnare, non basta vendere per far felice un cliente, quello che bisogna fare è produrre un vantaggio per sé, per l’altro e per l’intera collettività. Senza questo non può esserci crescita, né quindi evoluzione.
Crescita è dunque essere in grado di contemplare l’insieme profondamente, se poi si riesce a farlo velocemente, allora avremo raggiunto il massimo.