Sonno: 3 miti da sfatare sul dormire (e sul farlo bene)
Dormire e farlo bene è fondamentale per stare bene. La qualità e la quantità del sonno hanno infatti un impatto su ogni aspetto della nostra vita. Dormire male non comporta solo essere un po’ stanchi il giorno successivo, ma, soprattutto – se il disagio permane nel lungo periodo – una più alta probabilità di essere distratti, di scordarsi le cose, di prendere decisioni sbagliate. Senza contare che a lungo andare la mancanza di sonno può arrivare a compromettere la nostra salute fisica. Ma proprio perché il sonno è così fondamentale per stare bene e essere produttivi è anche impostante conoscerlo, e per prima cosa, sfatare alcuni miti che lo riguardano. Questi:
1. Ci si può abituare a dormire poco
Studi dimostrano che per la maggioranza di noi dormire 6 ore per notte non sia sufficiente. Nonostante questo, però, la maggior parte dei lavoratori che non dorme a sufficienza non ritiene che il sonno condizioni le sue performance giornaliere, anche lavorative. Purtroppo invece non è così, e nonostante il nostro corpo e la nostra mente siano resilienti e facciano di tutto per funzionare al meglio con quello che hanno a disposizione – poche ore di sonno comprese –, la privazione cronica di sonno comporta carenze e sofferenze. Se abbiamo difficoltà a ricordarci le cose, se siamo più suscettibili e propensi all’ira, se non riusciamo a procedere con ordine, è molto probabile che, anche se non ci sentiamo fisicamente stanchi, dovremmo dormire di più.
2. Nel weekend si può recuperare il sonno perso
Non c’è nulla di più sbagliato. In realtà, dormire fine a tardi il sabato e la domenica mattina renderà più complicato dormire bene la domenica notte, con la conseguenza di iniziare la settimana lavorativa con il piede, e il sonno, sbagliati. Dormire una quantità diversa dalle solite ore durante il fine settimana è paragonabile a far subire, ogni settimana, un piccolo jet-lag al nostro fisico. Si consiglia quindi di mantenere la stessa routine anche nei giorni di vacanza, di modo da non affaticarsi.
3. Le otto ore di sonno
C’è la credenza che il numero giusto di sonno si aggiri intorno alle otto ore. In realtà la National Sleep Foundation, ha indicato che il numero può variare da persona a persona e si aggira tra le 7 e le 9. Va anche detto che il quantitativo di sonno di cui abbiamo bisogno cambia sulla base dell’età, e va considerato che sul nostro benessere la qualità del sonno incide tanto quanto la quantità. Dormire nove ore, ma con un sonno agitato, svegliandosi più volte durante la notte, può essere più nocivo che dormire profondamente e senza svegliarsi solo 6 ore. La verità è che siamo tutti diversi e ognuno di noi dovrebbe trovare le ore necessarie al suo organismo per riposarsi completamente. Provate qualche giorno, magari durante le vacanze e in un periodo in cui siete rilassati, a non impostare la sveglia. Se noterete che ogni notte dormite più o meno sempre la stessa quantità di ore, segnatevi quel numero, è quello che fa per voi.