Social Media. Meglio diventare smart follower che influencer
Se per caso tu volessi diventare smart follower, invece che influencer, potresti avere (almeno) tre vantaggi.
Ma per goderne dovresti fare un sacrificio che è piuttosto duro, almeno per chi frequenta i social network.
DEVE PIACERTI STARE SOTTO
Essere follower è un problema.
Il follower è l’utente che decide di visualizzare i contenuti degli altri utenti. E lo fa cliccando il tasto “Mi piace”, oppure chiedendo l’amicizia secondo le regole di quel tal social network. E fin qui non sembra esserci nulla di male…
È un problema perché stai sotto.
Se diventi follower, infatti, secondo la filosofia del grande circo social, sei un numero tra i tanti. Le centrali media “ti vendono” in sacchi da una tonnellata, e tu sei come un chicco di riso.
Sei letteralmente colui che segue e invece – secondo il pensiero dominante – dovresti stare davanti. E potresti farlo, per esempio, seguendo uno dei tanti vangeli social, tra guide, corsi e webinar, che ti dice Sei nato per diventare un leader, un influencer. Tu devi essere seguito, cliccato, condiviso!
Come per Figaro nel Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, tutti ti cercano, tutti ti vogliono. Devi diventare il factotum della città! E la tua strada è già segnata: cominci da micro-influencer, diventi un macro-influencer, poi un mega-influencer, fino a diventare una celebrity.
Ecco, ora dimentica tutto questo e ribalta il paradigma.
Per diventare smart follower deve piacerti stare sotto.
Puoi trovare grande utilità nel seguire invece che essere seguito.
INFORMARSI E COMPETERE
Dunque, nel mondo dei social network, stare sotto può darti dei vantaggi.
Ed anche in questo caso, ad una condizione: devi sapere bene perché partecipare al gioco, non puoi farlo per caso o per noia, non puoi decidere di essere follower per riempire gli intervalli tra una telefonata e l’altra.
Essere follower ti è utile solo se hai le idee chiare.
Se allora hai deciso che il tuo obiettivo non è essere seguito, puoi decidere di seguire gli altri per un obiettivo concreto, tangibile, come quello di informarsi.
Se ci sentissero i giornalisti ci “toglierebbero l’amicizia”, eppure, diventare smart follower, ovvero seguire in modo intelligente altri utenti, può contribuire ad informarci.
Usare i social network per trovare informazioni, o meglio, spunti interessanti e propedeutici a trovare buone informazioni, è infatti un’ottima alternativa ad usarli come passatempo o per promuovere il tuo brand, prodotto, servizio o la tua azienda.
Per prima cosa, informarsi attraverso i social è possibile perché ospitano e vi partecipano attivamente tutte le professioni che possono darti informazioni utili. Se allontani l’idea di seguire amici, parenti, e contatti purchessia, infatti, sui social network ci sono giornalisti, analisti di ogni settore, ricercatori, esperti, e professionisti.
Dunque, per smettere di seguire persone frivole con argomenti stupidi non hai più scuse.
Anche in questo caso, puoi ottenere il premio (l’informazione utile) ad una condizione.
Non scegliere più le persone da seguire sulla base della loro popolarità; lascia da parte anche il tuo semplice gusto o la simpatia che provi per loro.
Molto cinicamente, selezionale partendo dal tuo interesse personale: il lavoro che fai, la facoltà universitaria che stai seguendo, il corso di formazione a cui stai partecipando o il mercato in cui vorresti lavorare.
Se migliorerai la tua abilità a selezionare i contatti social sulla base dei contenuti che mettono in rete, piuttosto che lo status, la posizione professionale o sociale, ciò che posteranno avrà per te una crescente proprietà informativa.
Andrai incontro a utenti che magari postano meno video, ma più report, analisi, informazioni sul loro settore, infografiche utili, sondaggi, notizie che avranno già filtrato loro e ti serviranno subito o in un prossimo futuro.
Sviluppando questo atteggiamento esplorativo, trasformerai i loro post in un tuo vantaggio competitivo, un elemento per misurarti direttamente con loro – se sono tuoi concorrenti o aziende a cui ti ispiri – osservare cosa fanno e capire le dinamiche del contesto in cui si muovono.
CONFRONTARSI
Se poi, da una abitudine esplorativa vuoi passare ad un atteggiamento più mirato e consapevole dei tuoi specifici interessi, il vantaggio diventa maggiore.
Dentro al pacchetto di utenti che avrai costruito, infatti, potrai fare una selezione ulteriore e comincerai a notare nuovi particolari, a capire chi, tra di loro, possiede:
– competenze specifiche e rare;
– capacità particolari;
– informazioni di prima mano, raccolte in modo diretto, e quindi tramite canali informativi privilegiati;
– punti di osservazione unici;
– punti di vista creativi,
– novità di settore che poi potrai approfondire.
La capacità di confrontare tra loro le caratteristiche degli utenti che segui – o meglio che tieni monitorati – ti sarà anche utile ad un confronto con ciò che sai tu, che hai raccolto, e che vorresti ancora sapere. Con ciò che ti manca.
Seguire persone che hanno qualcosa di speciale da dire, una competenza riconosciuta, un punto di contatto con i nodi informativi a cui vorresti essere agganciato, ti farà anche risparmiare tempo.
Se davvero saprai affinare questa capacità di selezionare utenti davvero preparati, autorevoli, anticonformisti, saranno loro a filtrare le informazioni e trovarle per te.
Dovrai certo approfondirle e verificarle, ma spunteranno link interessanti, fonti informative che pensavi lontane, nascoste o semplicemente ti erano sconosciute.
Oltre a questo, ti doterai di un miglior senso dell’orientamento per muoverti agilmente in un mondo pieno di immondizia, ma anche di pepite d’oro.