Sei stato licenziato? Ecco cosa NON devi fare
Partiamo da un presupposto, che è sempre bene ripetere: essere licenziati sembrare la fine del mondo, ma non è così, e soprattutto non ci definisce come persone. Può capitare a tutti, in fasi diverse della carriera di essere licenziati, o non confermati in un posto di lavoro. Quando questo succede è necessario non farsi prendere dal panico. Dopo una notte di pianto e rabbia – sfogarsi è sempre più che legittimo – è importante non fare nulla di affrettato e sconveniente, sarebbe meglio prendersi una settimana di pausa per riflettere sui passi successivi, e nel frattempo ecco cosa va evitato di fare.
1. Non usare i social come diaro
I social, Facebook in primis, hanno cambiato il nostro modo di comunicare, e molti utenti lo utilizzano come diario personale. Evitare questa trappola, soprattutto nei periodi di crisi è fondamentale. I social non sono un posto dove raccontare le nostre disavventure, soprattutto perché futuri selezionatori potrebbero usarli per indagare sul nostro conto.
2. Non perdere il controllo
Il momento del licenziamento è quello in cui avremmo voglia di toglierci tutti i sassolini dalla scarpa, e regredire ai capricci dell’infanzia. Ma urlare al nostro capo tutto quello che pensiamo di lui o procedere a colpi bassi nei confronti dei colleghi che non ci sono mai piaciuti, non solo non ci aiuterà a stare meglio, ma potrebbe minare la nostra reputazione. Sempre meglio contenersi e mantenere buoni rapporti, non si sa mai, la vita potrebbe portarci a rincontrare queste persone in circostanze diverse.
3. Non nasconderti
Un licenziamento non è uno stigma, non ti attaccherà una lettera scarlatta al petto. È importante non sprofondare nell’auto compatimento. Perdere un lavoro può essere imbarazzante e doloroso, ed è naturale che la nostra prima reazione sia evitare di interagire con altri mentre affrontiamo le montagne russe emotive, ma è importante non lasciarci travolgere. Se ci rendiamo conto che tutto questo è troppo da gestire da soli è importante chiedere aiuto ad amici e familiari, senza vergogna.
4. Non mentire
Quando si viene allontanati da un posto di lavoro ci è sempre data una motivazione, che anche fosse negativa, non deve essere nascosta. Amici, parenti, ma anche futuri datori di lavoro ci chiederanno il perché del nostro licenziamento: non si deve mentire. Cerchiamo di raccontare la nostra versione dei fatti, ma senza stravolgere la realtà.