Ecco come capire se il tuo capo e i tuoi colleghi si fidano di te
https://www.slideshare.net/miltonpat/building-trust-in-the-workplace-2014-presentation
Ne abbiamo già parlato, sul lavoro, come in qualsiasi altro ambito della nostra vita, il rispetto nasce dal rispetto: se vogliamo che gli altri ci rispettino dobbiamo noi essere i primi a far sì che questo avvenga.
Non sempre però riusciamo nell’intento e può capitare che sul lavoro, sia con il proprio capo che con i colleghi (di qualsiasi tipologia essi siano), non si instauri quella fondamentale relazione di stima e fiducia reciproca che può evolvere in un rapporto rispettoso. Se questo non accade non c’è da disperare, il rispetto può essere costruito, possiamo fare qualcosa per cambiare la situazione. Ma la prima cosa da fare è rendersi conto che le persone con le quali lavoriamo non si fidano di noi. Come farlo? Iniziamo col fare attenzione a questi 4 segnali.
1. Il controllo
C’è stato un momento in cui riuscivamo a gestire i nostri compiti in autonomia, ma ultimamente il capo sembra essere sempre più interessato a noi, ai nostri compiti e a come li svolgiamo. Potrebbe darsi che qualche collega si sia lamentato del nostro scarso contributo, o abbia contestato il nostro modo di lavorare e ora siamo controllati a vista. È importante rendersene conto, non agitarsi, mostrarsi disponibili e lavorare al meglio delle nostre capacità.
2. Essere ignorati
A ogni meeting, a ogni incontro, non riusciamo mai a dire la nostra. Ma lo stesso accade alla macchinetta del caffè, dove nonostante i nostri sforzi non siamo mai capaci di stabilire una connessione, di farci coinvolgere nelle conversazioni. Dobbiamo fare attenzione anche al linguaggio del corpo, se c’è chiusura nei nostri confronti è probabile che gli altri manterranno sempre una certa distanza, eviteranno di guardarci negli occhi e nel rivolgersi a noi potrebbero tenere le braccia conserte.
3. Battute e commenti passivo-aggressivi
Se manca fiducia e rispetto è probabile manchi la base per uno scontro diretto: anche per litigare è imprescindibile che ci sia una qualche relazione tra le parti. Questo però non significa che gli altri non trovino il modo per farci capire quello che pensano (male) di noi, spesso infatti ci ritroviamo a essere oggetto di sprezzanti battute o di commenti passivo-aggressivi, i più fastidiosi e difficili da gestire. Fateci caso.
4. Siamo gli ultimi a sapere le cose
Un collega sta per dimettersi e noi lo scopriamo solo una settima dopo, quando chiediamo come mai non lo vediamo più in ufficio. L’azienda sta per acquisire un importante cliente, ma lo veniamo a sapere solo a cose fatte. Quell’importante presentazione è stata spostata, ma si sono dimenticati di farcelo sapere. Tutto questo è un chiaro segnale che altri non si fidano di noi, è arrivato il momento di farsi un bell’esame di coscienza e chiedersi il perché.