Sconfiggi la paura di fallire identificandone le cause con freddezza e onestà
La dura verità è che non sempre vogliamo agire sulle nostre paure perché – in un certo senso – fanno parte della nostra personalità unica quanto i nostri obiettivi o i nostri sogni. La nostra attitudine di fronte a timori quali il fallimento o la perdita del controllo è tipicamente evitarli, non affrontarli, spesso lasciare che agiscano al posto nostro permettendo loro di prendere il timone delle nostre azioni e reazioni. Eppure dimentichiamo il potere di una buona, per quanto difficile, autoanalisi: perché ci comportiamo in una certa maniera? Perché una certa persona o una possibilità anche solo immaginata ci riempiono di ansia e agitazione? È qui la chiave del successo, risiede precisamente nell’arte di porsi la domanda giusta e rispondere con la massima freddezza possibile. Sembra impossibile imparare a essere lucidi persino nei confronti di se stessi, guardarsi allo specchio e scavare alla ricerca delle cause di un dato abito (un modo di fare consolidato) mettendo in conto che quanto identifichiamo è passibile di farci del male, risvegliare vecchi demoni, brutti ricordi e traumi sepolti spesso ben più complessi da affrontare della loro manifestazione superficiale. Il lavoro è però necessario per ritrovare calma e concentrazione, nonché – in ultimo luogo – debellare il problema. Sì: se c’è qualcosa che il potere della psicologia ci ha insegnato è che arrivare alla radice di un problema equivale a sbarazzarsene per metà. Per quanto possa essere doloroso quindi, diamoci da fare. Non accettiamo passivamente i nostri atteggiamenti dannosi, e non lasciamo che siano questi ultimi a prendere le redini della nostra routine. Siamo migliori di così. Siamo più forti e più scaltri dei nostri limiti.