Rumore di battiti nel cuore Nepal: diario di una Missione
Le volontarie di Fondazione Mediolanum raccontano il loro viaggio tra Katmandu e Tanahun per il progetto “Cuore di Bimbi” di Mission Bambini.
Ogni anno nascono 1 milione di bambini affetti da malformazioni congenite al cuore. Circa l’80% nasce in un Paese povero: senza accesso a cure mediche e chirurgiche tempestive, metà di loro è destinata a non raggiungere il primo anno di vita. Numeri che non possono lasciare indifferenti e che chiamano a un impegno collettivo a favore della vita. Da diversi anni Fondazione Mediolanum è accanto a Mission Bambini in varie aree del Pianeta proprio per salvare i più piccoli affetti da serie cardiopatie che nascono nei Paesi più poveri, dove strutture e professionalità mediche specializzate sono carenti.
Anche quest’anno l’impegno dei volontari delle due Onlus non è venuto meno ed è così che alla fine di aprile 2023, Stella e Annalisa, due volontarie di Fondazione Mediolanum, sono partite insieme con lo Staff di Mission Bambini alla volta di Katmandu con un solo obiettivo nella mente e nel cuore: portare amore, gioia ed essere d’aiuto ai piccoli ricoverati nelle cliniche o cresciuti nelle remote province del Nepal per contribuire attivamente a donare loro un futuro.
Questa è la loro storia. Queste sono le parole, che raccontano un viaggio in grado di far battere i cuori.
“Pronto?”
“Ciao! Tra tre settimane vuoi partire per il Nepal per la Missione Cuori di Bimbi?”
Silenzio…guardo il telefono attonita…
“Ho due bimbi da sistemare, chiamo mio marito e ti faccio sapere!”
Mi tiro un pizzicotto…ahia! Sono sveglia!
“Amore, vado in missione in Nepal! Grazie per occuparti dei nostri figli!”
Un’occasione, un’opportunità. Il cuore batte forte, non riesco a formulare pensieri lineari, un vortice mi avvolge…tra tre settimane…e in mezzo c’è Pasqua…
Conosco la mia compagna di viaggio, un’altra volontaria di Fondazione Mediolanum, fino ad allora un semplice ciao ogni tanto, oggi posso chiamarla Amica.
Missione in Nepal…tanti bambini…
Vaccini, passaporti, accordi per i lavori da spartire in ufficio, ferie di Pasqua…perché non portare qualcosa a questi bimbi? Collezioniamo 150 kg tra peluche, origami, palloncini, matite e pennarelli, fogli da colorare, vestiti e tanto, tanto calore da colleghi e amici.
Undici viaggiatori, un unico obiettivo…non sappiamo cosa ci aspetterà, ma le emozioni sono forti da subito, ancora non ci crediamo e ci guardiamo incredule cercando di imparare a fare gli origami e i cagnolini coi palloncini…
Namastè Nepal!
Il buio ci avvolge quando atterriamo a Katmandu, ma l’elettricità che ci scorre nelle vene, illumina la città.
Visitiamo la clinica dove i bimbi operati di cuore, o che devono essere operati, vanno a fare visite e follow up. Occhi timidi ci guardano, il cuore ci si scioglie completamente. Scopriamo che in Nepal per dire di sì ondeggiano la testa e questa danza silenziosa è sempre accompagnata da sorrisi intensi. Il nostro essere viene elevato, su questa terra sconosciuta, in un turbine di emozioni che non possono essere espressi con nessuna parola.
Il giorno successivo partiamo per Tanahun, semplici 150 km che percorriamo in 8 ore…no, non eravamo a piedi! Strade non sempre asfaltate, polvere, pullman e camion che quasi si toccano, un burrone a strapiombo sempre sul fianco, ma la nostra corriera va imperterrita perché i bimbi delle scuole ci aspettano!
E poi due giornate di screening…bambini con la divisa della scuola di appartenenza, palloncini che volano, un cuore nato da un foglietto di carta, poi due, tre…mille cuoricini di carta!
L’orologio si ferma, una bolla di sapone sale fino al mio viso, il mondo cambia forma e colore, voci ovattate si accavallano cercando la mia attenzione, alla ricerca di una matita, e una parola che continuano a ripetere “sister!”. Qua siamo le sorelle di tutti, un abbraccio formato da centinaia di manine ci avvalgono e ci danno il benvenuto nella loro casa, nel loro amato Nepal. Sorrisi, occhioni, capelli intrecciati con fiocchi colorati…
Cerco di capire quale sia il senso della vita, in mezzo a polvere e miseria…
Cerco di capire quale sia il senso della vita, tra lusso e il correre frenetico milanese…
Cerco di capire quale sia quel ponte invisibile che collega due facce completamente diverse…
Una bimba mi strattona la maglietta perché ho smesso per un secondo di fare le bolle di sapone, i miei pensieri rimangono alti e lo resteranno per molto tempo anche dopo il mio ritorno.
Vorrei scrivere un piccolo testo per raccontare la mia esperienza, per ringraziare tutti coloro che hanno donato, che si sono interessati, ma già so che non riuscirò ad esprimere il tumulto delle emozioni che vorticano ancora in me. Forse l’unica via sarebbe quello di guardare nei miei occhi quando racconto di questa Missione perché brillano di luce celeste.
Aiutare un bambino è una cosa splendida, raggiungerne quasi 8.000 lascia senza fiato…
Il progetto “Cuore di bimbi” ha l’obiettivo di salvare la vita dei bambini che nascono con gravi cardiopatie attraverso interventi cardiochirurgici realizzati da medici volontari nei Paesi più remoti del mondo, ma anche in Italia.
Se anche tu vuoi sostenere il progetto, visitare il sito fondazionemediolanum.it