La rabbia è un'emozione complessa. 5 consigli per gestirla
Ammettetelo, anche a voi sarà capitato di perdere il controllo e dare libero sfogo alla rabbia. In fondo la rabbia non e altro che un’emozione umana, spesso scatenata da un’esperienza in qualche modo negativa, dalla quale siamo usciti feriti o offesi, o dalla frustrazione nel non raggiungere gli obiettivi che ci siamo preposti. Provare rabbia è quindi normale, ma non bisogna mai perdere il controllo. La rabbia fuori controllo può infatti essere distruttiva, minare i rapporti personali e lavorativi, e addirittura arrivare a compromettere la nostra salute e la nostra qualità della vita. Per questo e importante avere il controllo delle proprie emozioni, rabbia compresa, per evitare di trasformarsi in degli arrabbiati cronici e, anche sul lavoro, distruggere le relazioni che con fatica abbiamo costruito. Ma come gestire la rabbia? Come sopportare quel collega nullafacente o antipatico, come evitare di scaldarsi per gli errori commessi e per i risultati non ottenuti? Ecco 5 validi consigli.
1. Conoscere se stessi
Lo abbiamo detto e ripetuto, tutto parte dalla conoscenza di noi stessi. Siamo portati a infervorarci per gli errori commessi? Impariamo innanzitutto a prendere esempio da ciò che abbiamo sbagliato, cerchiamo di non criticarci più del dovuto e di non lamentarci: le lamentele, gli sfoghi, le critiche sono terreno fertile per la rabbia. Non potremo mai cambiare gli altri, quelli che ci fanno arrabbiare, ma possiamo cambiare noi stessi. Chiediamoci cos’è che ci infastidisce di più, e poi se quella cosa ci ha infastidito da sempre o ha iniziato a farlo solo di recente. Cerchiamo di capire se la collera che monta dentro di noi ha radici profonde, o è data da un’insofferenza generale che ci sta indicando che è giunto il momento di cambiare qualcosa – il lavoro? –, di metterci in discussione.
2. Il potere del no
Da un no detto senza remore può dipendere la nostra salute mentale, il controllo di noi stessi. Se siete abituati a dire sempre sì, magari perché vi trovate in una posizione di subordine, è ora di realizzare che dire no è possibile, è un vostro diritto, e farlo vi farà sentire meglio.
3. La pausa
Ogni ora cercate di prendervi 5 minuti per riorganizzare la mente, rimettere in fila i pensieri. In questi momenti off può essere utile sistemare la scrivania: mettere in ordine lo spazio che ci circonda spesso aiuta a fare ordine anche nella nostra teste. Se si lavora in un ambiente molto stressante e stressato può aiutare prendersi dei minuti solo per noi stessi, fuori dal caos e dalla routine lavorativa. Investite poi il vostro tempo personale per delle attività sportive o all’aria aperta che vi permettano di recuperare le energie fisiche e mentali.
La pausa può essere risolutiva anche per evitare gli scontri diretti: se vi trovate davanti a chi vi ha fatto arrabbiare, piuttosto che replicare e rischiare di complicare ancora di più la situazione, è meglio fare dei respiri profondi, magari allontanarsi e tornare sulla questione solo quando si è ritrovata la calma. Allo stesso modo mai rispondere alle email nei momenti di rabbia.
4. Scusa e grazie
Spesso per evitare i conflitti che potrebbero scatenare in noi la rabbia o fare innervosire qualcun altro, il cui nervosismo è destinato a cadere su di noi, basta imparare a dire grazie a chi ci ha aiutato e ci e stato vicino, e scusa a chi si è trovato coinvolto in un nostro errore o a chi abbiamo fatto un torto. Non è facile, ma si può imparare a farlo. Prevenire un incendio e sempre meglio che prepararsi a spegnerlo.
5. Il perché
Un buon metodo per superare in fretta la rabbia e chiedersi perché siamo arrabbiati, qual è stata la causa scatenante della nostra collera. Se la questione è seria avremo bisogno di tutto il nostro autocontrollo e di tutta la nostra lucidità per risolverla, non possiamo permetterci di essere arrabbiati; se la questione invece non lo è dobbiamo chiederci se valga davvero la pena perdere le staffe per una cosa di così poco conto.