Quest’anno vuoi un aumento? Ecco le domande che devi porti
È quel momento dell’anno, quello in cui si fanno i conti con il passato e si inizia a progettare il futuro. Tra liste di obiettivi da raggiungere, e tecniche per sopravvivere durante le ferie è possibile che la mente vada a quell’aumento che da tanto vogliamo negoziare con il nostro capo. Ma prima di gettarci in qualsiasi discussione è bene, però, rispondere a queste domande.
1. Sono davvero sottopagato?
Sentirsi autorizzati a chiedere un aumento di stipendio, sulla base delle proprie capacità e qualifiche e sugli sforzi effettuali e i risultati raggiunti, non sempre significa che fino a quel momento non siamo stati pagati adeguatamente. Prima di parlarne con il capo è bene fare qualche ricerca di mercato, vedere come guadagnano persone che hanno il tuo stesso tipo di lavoro ma sono assunte da altre aziende o compagnie.
2. Me lo sono meritato?
Se ci stai pensando probabilmente la risposa è sì, ma di recente c’è stato qualcosa che possa dimostrare in maniera evidente quanto vali? Parti da questo per intavolare la discussione. Se non ti viene in mente nulla da mettere sul tavolo attendi un’occasione migliore, rischieresti di essere liquidato in poco tempo.
3. Quando ho ricevuto l’ultimo aumento?
Non c’è nessuna regola scritta su quanto dovresti aspettare prima di chiedere un aumento, ma allo stesso tempo se il tuo stipendio è stato rivisto, anche se di poco, appena sei mesi fa, è molto probabile che la tua richiesta sarà un buco nell’acqua. Abbi pazienza.
4. Ci sono dei benefit che potrei richiedere?
È sempre positivo ricevere più denaro, ma vanno presi in considerazione anche i benefit, che sono un buon compromesso in vista dell’aumento vero.
5. Cosa farò se la negoziazione andrà male?
Inizia la negoziazione con un atteggiamento positivo e non aggressivo e sii pronto a tutto, anche a un no. Ma soprattutto, cosa farai in caso di no? Sarai disposto ad attendere ancora o preferirai andartene? È importante saperlo da principio.