Quando l'unione fa la forza nascono i progetti più fortunati
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Ci sono imprese di successo e quelle che invece non riescono a festeggiare nemmeno cinque anni. Questo succede nel 40% dei casi, che cosa contribuisce alla riuscita o al fallimento di un progetto? Numerose dinamiche, alcune di tipo congiunturale, altre legate invece a scelte riguardo alla strategia che possono decisamente fare la differenza.
Sicuramente però, sia che si tratti di una collaborazione tra colleghi o tra liberi professionisti, è molto importante che nella fase di creazione di un progetto, ma anche nella fase di mantenimento, una volta avviato, ci sia cooperazione, condivisione di idee e soprattutto sintonia nel team.
Nel mondo del lavoro capita molte volte di farci venire delle idee che non sappiamo mettere in pratica o di avere grandi competenze tecniche ma poche idee, per questo tecnica e talento sono sempre andati a braccetto e per questo le imprese di maggior successo dipendono dal fortunato incontro tra un genio creativo e il coraggio di chi sa fare impresa, insieme alla costruzione del giusto team.
Il potere del fantastico duo
All’inizio di ogni esplosione c’è sempre una scintilla. Nel campo della moda questo è successo molte volte, ad esempio tra Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, o tra Domenico Dolce e Stefano Gabbana al quale venne insegnato come funziona un’azienda di moda. Anche il cinema fornisce molti esempi di incontri fortunati, Fellini e Mastroianni o Woody Allen con Diane Keaton e Mia Farrow con le quali girò rispettivamente 9 e 13 film, oppure Leonardo Di Caprio e Martin Scorsese. Nessuna di queste pellicole avrebbe avuto lo stesso successo se i nomi del binomio attore-regista fossero stati diversi. Tra le scoperte scientifiche frutto dell’unione di due menti c’è quella della struttura a doppia elica del dna ad opera di James Watson e Francis Crick. Uno aveva 23 anni ed era un biologo statunitense, l’altro ne aveva 35 ed era un fisico britannico. Lavoravano insieme da poco meno di due anni quando, nel 1953, in seguito a una discussione si resero conto di aver scoperto ciò su cui da 84 anni gli scienziati si stavano arrovellando. Entrando all’Eagle Pub di Cambridge, Crick esordì con la frase: “Abbiamo scoperto il segreto della vita”. Nature pubblicò il loro articolo “A Structure for Deoxyribose Nucleic Acid”, il 25 aprile dello stesso anno. Meno di dieci anni dopo, l’Accademia Reale di Svezia assegnò ai due ricercatori il Premio Nobel per la Medicina. Come non citare poi Henry Ford che ottenne i suoi maggiori successi da quando diventò amico per la pelle di Thomas Edison.
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La forza del team
Non si tratta di un semplice brainstorming, sono diversi i vantaggi derivanti dal confronto con dei colleghi. Come sosteneva Napoleon Hill, autore de La Legge del Successo, l’interazione è estremamente produttiva e permette di raggiungere un livello superiore di conoscenza. Come ripete l’autore, la presenza di una “Mente Suprema” che si sviluppa attraverso l’armoniosa cooperazione di due o più persone che si alleano allo scopo di realizzare un determinato obiettivo è fondamentale per il successo di un’idea imprenditoriale. Bisogna quindi essere in grado di formare una squadra unita, composta da persone dotate di competenze relative a vari ambiti aziendali, alle quali si possa delegare attività e dalle quali si possa attingere conoscenza, esperienze e creatività. In sostanza, il successo di un’impresa è legato proprio alla presenza di un’alleanza di cervelli.
Quando si vuole realizzare un progetto è fondamentale quindi essere capaci di individuare la persona o le persone giuste al momento giusto per risolvere le varie questioni che richiedono competenze professionali altamente specifiche. Altrettanto importante è avere chiaro fin dal principio che sono rari i casi in cui lavorare da soli è più produttivo che farlo insieme ad una squadra con uno stesso obiettivo.
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