Perché se perdoni cresci e diventi più forte
Il dottor Bob Enright, dell’Università del Wisconsin, ha passato decenni a studiare la psicologia del perdono, pubblicando anche diversi libri, come Il perdono è una scelta. Una delle conclusioni a cui sono giunte le sue ricerche è che con l’atto del perdono riusciamo non solo a liberarci di un peso, e di una gran dose di stress e risentimento, ma anche a rafforzarci, ad aggiungere alla nostra persona dei valori che ci aiuteranno a gestire situazioni future. Perdonare, insomma, vuol dire crescere a livello personale.
Quando perdoniamo, oltre a rimuovere un sentimento negativo generato da un torto e, forse, a riconciliarci con una persona, comprendiamo meglio noi stessi. Possiamo considerare l’esperienza vissuta quando subiamo un torto e nel processo che ci porta al perdono come un piccolo passo verso la conoscenza di noi stessi, uno step nell’evoluzione della nostra persona. Niente ci rende più forti e migliori di saper perdonare e soprattutto di capire che sia necessario perdonare. Nel bestseller Il perdono assoluto. Perdonare per crescere, Colin Tippin insegnava a trasformare i problemi da disgrazie di cui sentirci vittime a opportunità per far evolvere la nostra anima. Dobbiamo sfruttare quello che ci succede per crescere: il perdono assoluto di cui parlava Tipping ci fa prendere il pieno controllo della nostra vita.
Come ha scritto su Visioneolistica.it la psicologa olistica Laura Maio, terapeuta del suono di formazione argentina, ognuno di noi, durante la propria vita, vive esperienze psicologiche provanti, capaci di generare cambiamenti radicali e sensazioni spiacevoli, ma questi in realtà apportano benefici e miglioramenti alla propria esistenza. Il perdono è uno di questi cambiamenti, ci consente di compiere uno scatto psicologico e vedere in prospettiva quello che ci è accaduto. Un’altra esperta, la professoressa Grazia Aloi, specialista in psicologia e psicoterapia, intervistata su Paginemediche.it ha ribadito che «il perdono è terapeutico per se stessi, ancor prima che per l’altro». Perdonare, insomma, è un dono che facciamo a noi stessi, perché dopo aver perdonato ne usciamo migliori.