Perché perdere il posto fisso dopo i 50 anni non è un dramma. Ma un’opportunità
Il fenomeno delle dimissioni di massa ha colpito non soltanto i più giovani. E reinventarsi a una certa età può fare paura: ecco allora qualche suggerimento per aprire un nuovo capitolo della propria vita lavorativa ed essere felici.
È bastato un clic, è stato quasi imbarazzante. Neanche il gusto di consegnare una lettera ben scritta: dimettersi è diventato troppo facile nell’era digitale, non c’è gusto. Ma il fatto che io sia uno di quel milione e seicentosessantamila lavoratori che, secondo le statistiche, abbia lasciato il posto volontariamente nel 2022 non è così importante. Più rilevante è il fatto che, come me, molte di quelle persone non siano giovani alla ricerca di un nuovo modo di vivere, bensì spesso over 50 che si ritrovano catapultati in una realtà che probabilmente mai avrebbero immaginato di vivere. Persone di cui si parla poco, perché il dibattito di solito si concentra (anche giustamente) sul lavoro per i giovani. Anche se invece si tratta di un problema generazionale, economico, sociale che non ha una soluzione chiara. Sì, certo: ci sono incentivi e ammortizzatori sociali, ma chi vuole davvero vivere di quello? E allora, ecco qualche consiglio utile da un over 50 diventato autonomo. E (per ora) felice.
Comfort zone
La prima cosa che ti dicono è di uscire dalla tua comfort zone. Funziona, ma con le dovute cautele. Non è il caso di pensare all’improvviso di inventarsi gestori di un chiringuito sulla spiaggia: bisogna essere bravi anche in quello. Però un trucco c’è: usare la propria decennale esperienza per sviluppare un’attività che possa essere utile agli altri. In tempi di crisi, con aziende, commercianti e professionisti che tendono a stringere i cordoni della borsa (e delle assunzioni), una consulenza esperta può essere la chiave per aprirsi nuove strade.
Per fare questo allora si passa al punto 2: prendersi del tempo. Ovvero sfruttare la finestra che, appunto, incentivi e ammortizzatori danno per studiare per bene un progetto possibile. Rimettendo mano al curriculum (se mai ancora possa servire), tornando a studiare per immergersi in un mondo che è inevitabilmente cambiato dai tempi in cui il posto fisso era il mantra di ognuno di noi. Cambiato nei modi e nei tempi di lavoro, il che a una certa età potrebbe anche essere positivo.
L’importanza della formazione
Nuova vita vuol dire anche nuove competenze. Prendersi del tempo per studiare è un passaggio d’obbligo per ripresentarsi sul mondo del lavoro con un’immagine aggiornata. Ci sono infinite possibilità di partecipare a corsi di formazione online e di persona, i migliori rilasciano anche un certificato che fa curriculum. Ed è opportuno basare la scelta sulle proprie competenze, stando attenti alle recensioni.
Meglio puntare insomma a un obiettivo, aumentando la propria professionalità per diventare spendibile in un mondo del lavoro che ha sempre più bisogno di figure di esperienza. Perché questo è il punto: i giovani sono più veloci e spesso più bravi, ma davanti agli ostacoli inaspettati non sanno inevitabilmente come reagire. Avere a fianco qualcuno che sa gestire l’inaspettato, crea un mix vincente.
Cosa non fare
L’ansia è deleteria, la paura è normale. Trovarsi a una certa età a dover reinventarsi non è semplice, l’importante è non cedere alla frustrazione. La paura di non farcela è umana, ma è superabile, l’ansia di non arrivare invece può distruggere un percorso. E allora:
- siate orgogliosi del vostro coraggio, sarà la vostra forza;
- non pensate alla pensione come punto d’arrivo, per quella c’è tempo;
- sfruttate i contatti che vi siete fatti negli anni, scoprirete di poter essere una soluzione per qualcuno;
- non abbiate fretta, le occasioni arriveranno quando meno ve lo aspettate. L’importante, a quel punto, sarà essere pronti;
- Non spaventatevi dei fallimenti, sono la base del successo. Come scriveva Paulo Coelho, “soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire”;
- E comunque sognate in grande, il peggio che vi può succedere e di doversi adattare a qualcosa di meno.
E se volete provare…
Ci sono tanti lavori per i quali le ricerche di mercato ritengono che gli Over 50 abbiano una marcia in più. Per esempio in settori come ristorazione, commerciale e promozionale, cura delle persone anziane, pulizie, tuttofare e manutenzione, attenzione al cliente, cura dei bambini. Però c’è una voce che vale più di tutte: “qualsiasi lavoro in cui si abbia già dell’esperienza”.
Sembra poco, ma invece è tanto. E la mia realtà quotidiana, per quel che conta, conferma che costruire il futuro su ciò che si è imparato in una vita può essere la formula vincente per diventare imprenditori di se stessi. Poi, comunque, resta l’ultimo e indispensabile trucco: incrociare le dita. E se pensate con non funzioni, dovete solo provare…