Perché camminare di più e come farlo
Durante il recente lockdown ho riscoperto il valore delle mie passeggiate. Uscire di casa per fare due passi mi ristorava la mente, cancellava la depressione e mi rendeva, non so, direi felice. I molti soggetti improponibili che ho incontrato lungo la strada – persone che evidentemente non avevano camminato per più di un minuto negli ultimi decenni – devono aver provato lo stesso.
I benefici della passeggiata
Il medico greco Ippocrate (quello del giuramento, uno dei padri della medicina occidentale) sosteneva che “camminare è la migliore medicina”. In effetti questa pratica ha diverse conseguenze sul nostro corpo:
- produce endocannabinoidi, lipidi bioattivi che hanno lo stesso effetto della cannabis: generano euforia, riducono ansia e stress e alleviano la sensazione di dolore;
- induce il rilascio di endorfine, una sorta di antidepressivo naturale;
- brucia calorie (100-120 ogni mezz’ora), aiutando a gestire l’accumulo di grassi e cellulite;
- aiuta a controllare malattie come diabete, osteoporosi, e tutte quelle cardiovascolari;
- calma la mente, attraverso l’esposizione all’aria fresca, alla natura e ai raggi solari;
- contribuisce ad aumentare l’autostima e la fiducia nei propri mezzi attraverso quella sensazione di star bene che induce;
- riduce colesterolo cattivo e aumenta il buono;
- aumenta la creatività,
- aumenta il desiderio sessuale e migliora la sensazione di appagamento dopo il rapporto.
Il mito dei 10000 passi
Che sia necessario compiere 10mila passi al giorno (circa 7 chilometri) per viver bene non è né vero né falso. Il numero fu scelto arbitrariamente negli anni Sessanta per una campagna pubblicitaria in Giappone, e il suo unico valore era indicare un tipo di vita non sedentaria. Inizialmente la scienza confermò quel numero, su cui si basò tutta l’industria dei contapassi. Successivamente, nuovi studi approfondirono il rapporto passi-salute stabilendo che a seconda dell’età e delle condizioni di salute il numero poteva variare da 6.000 fino a 18.000. Diciamo che 7.500-10.000 è una buona media per tutti, e che per chiunque si senta sedentario o quasi un paio di migliaia di passi in più non fanno sicuramente male.
Come fare 10.000 passi al giorno
Dunque, che l’obiettivo sia 10.000, di meno o di più, il modo migliore per arrivarci è uscire di casa per una camminata di primo mattino. In mezz’ora o giù di lì si possono compiere la metà dei passi necessari per raggiungere il proprio obiettivo. Il resto verrano durante la giornata, anche grazie a qualche piccolo accorgimento.
Ecco buone abitudini che aiutano a macinare chilometri:
- non dannarsi a cercare un parcheggio sotto casa o lavoro, ma parcheggiare dove troviamo posto, felici di lasciare la macchina distante dalla nostra destinazione così da fare due passi;
- camminare mentre parliamo al telefono, anche durante le chiamate di lavoro;
- organizzare walking meeting quando possibile;
- sfruttare la tecnica pomodoro (25 minuti di lavoro + 5 minuti pausa) per alzarsi e fare due passi, per esempio andando in bagno, bere un bicchiere d’acqua, sistemare qualcosa in casa o in ufficio;
- andare a camminare quando abbiamo necessità di riflettere su un problema per risolverlo, o quando semplicemente non riusciamo a trovare la soluzione a un problema, visto che camminare aiuta a trovare soluzioni creative;
- scegliere sempre le scale al posto dell’ascensore;
- andare a piedi in tutti i posti dove sia possibile.
Come camminare
Posto che a nessuno servono indicazioni su come camminare, alcuni aspetti è meglio tenerli presenti. Innanzitutto avere un paio di scarpe comode, scelte magari fra quelle da running con tallone basso. Appoggiare sempre prima il tallone, poi la pianta del piede e infine la punta. Questo favorisce un giusto equilibrio per le articolazioni di piede, ginocchia, anche e fascia lombare. E infine tenere lo sguardo in avanti, eventualmente fissando un obiettivo da raggiungere, mai in basso. Spalle rilassate, addome leggermente contratto e braccia in movimento, naturalmente coordinate con le gambe, completano le non necessarie prescrizioni.
Quanto camminare è piuttosto irrilevante. Non è un’attività faticosa, e sebbene mezz’ora al giorno sia l’obiettivo a cui tendere almeno inizialmente, un passo è sufficiente il più delle volte. Diceva il filosofo cinese Lao Tse che “un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo”: una volta che metti i piedi fuori di casa, il tuo corpo sa per quanto è necessario rimanerci.
Rallentare
Una considerazione finale va riservata all’effetto “rallentamento” che camminare offre in un mondo in cui tutto è divenuto frenetico e immediato. Rallentando anche il ritmo del nostro pensiero, camminare ci aiuta a meditare sulla nostra vita. Non a caso la meditazione camminata è una pratica presente in diverse scuole di Buddismo in cui la meditazione seduta viene praticata per diverse ore al giorno. Giusto per evitare che ai monaci venga quel sedere di pietra che il filosofo Nietzsche definì “il vero peccato contro lo Spirito Santo” per spiegare quanto innaturale sia per la nostra razza rimanere seduti tutto il giorno.