Per essere resiliente inizia a porti queste 3 domande
Il nostro mondo del lavoro è in perenne cambiamento e sempre più connesso, la domanda che dobbiamo porci non è se ci troveremo a dover affrontare delle difficoltà, ma quando, e quanto spesso. Proprio per questo è importante imparare a essere resilienti. La resilienza è la capacità di reagire in maniera positiva, riuscire a far fronte alle avversità senza farsi trascinare da esse. Ma come essere resilienti? È importante cominciare col porsi le domande giuste, queste.
1. Sono propositivo?
Molte persone vivono la propria vita lasciandosi cadere le cose addosso, come se non fossero loro a decidere che direzione dare alla propria esistenza, ma debbano solo reagire a quel che accade. Questo atteggiamento è il primo che va cambiato, dobbiamo considerarci in potenza, comprendere siamo in controllo. Capire ci porterà ad avere più fiducia in noi stessi.
2. Sono pessimista?
C’è chi preferisce preoccuparsi piuttosto che prodigarsi. Il pessimismo più semplice, ma controproducente. Le persone resilienti davanti alle difficoltà si prendono un momento di pausa, fanno un passo indietro e iniziano a riflettere sulle possibilità, piuttosto che lasciarsi travolgere dalle emozioni negative, che vanno comunque abbracciate e comprese nella prima fase del processo di rielaborazione.
3. Come reagisco al fallimento?
Le persone resilienti riescono a vedere nel fallimento una possibilità, un momento di apprendimento. Capire come trasformare il fallimento e la delusione che ne consegue in una risorsa invece che un rimpianto è la chiave della resilienza.