Metti alla prova la tua volontà di cambiare ponendoti queste 6 domande
In un mondo così incentrato sul fare, e sul farlo sempre meglio, non siamo più educati a porci delle domande. La scuola dedica pochissimo tempo al pensiero critico, la fase del “perché” sembra terminare da bambini: da quel momento in poi andiamo avanti con la nostra vita, la nostra routine, il nostro lavoro, mettendoci poco in discussione, non chiedendoci quasi mai perché, cosa, come stiamo facendo quello che stiamo facendo. Insomma, siamo portati a dare tutto per scontato, ma in realtà la capacità di porsi delle domande, e porsi le domande giuste, è fondamentale per il nostro presente e ancora di più per il nostro futuro. Ecco perché, soprattutto alla vigilia di ogni cambiamento, quando sentiamo che è necessario iniziare a fare qualcosa di diverso, è importante chiedersi queste 6 cose.
1. Perché?
È la domanda per eccellenza, la prima da porsi. Ci incoraggia a fare un passo indietro e a ripensare a quali sono i nostri obiettivi finali, la visione che ci spinge, le motivazioni che sottendono la nostra voglia di cambiamento. Perché lo sto facendo? Perché lo sto facendo in questo modo?
2. Perché no?
Attenzione, questa domanda è molto più del contrario del perché. Ci permette di mettere in luce quello che ci blocca, fa risaltare le resistenze sia che dipendano da noi oppure da eventuali altri fattori (o persone) che hanno messo in discussione la nostra decisione.
3. E se?
Nel processo di decisione è importante sforzarsi di prevedere tutti i probabili scenari che potrebbero derivare dalla nostra decisione. Visualizzando le probabilità potremo renderci conto che quella non è davvero la strada che fa al caso nostro, o al contrario rendere le nostre idee più concrete e facilitare la loro realizzazione.
4. Cosa altro?
È una domanda importantissima che però non ci poniamo quasi mai. Farci questa domanda ci porta a cambiare drasticamente prospettiva, ci aiuta a pensare fuori dagli schemi, ad andare oltre le ordinarie conseguenze. Ci sono spesso alternative possibili e opzioni differenti che rimangono nascoste solo perché non ci prendiamo la briga di riflettere di più e più a fondo.
5. Come?
È la domanda del pensiero creativo ma anche del pensiero strategico. Ci porta a interrogarci sugli aspetti più pratici e concreti del compito che ci siamo posti, del cambiamento che vogliamo attuare. Come lo realizzerò? E poi: Come migliorerà la mia vita?
6. Quando?
Chi ha tempo non aspetti tempo non è sempre il consiglio migliore. Vanno valutate bene le tempistiche di ogni cambiamento, ma questa domanda va posta per ultima. Una volta comprese le motivazioni, investigati i vari scenari possibili, e capito come realizzare l’obiettivo, è arrivato il momento di programmare e calendarizzare le nostre azioni.