Patch Adams, quando l’amore è una lezione
Una serata di amore.
Una serata di riflessione.
Una serata di sorrisi.
Da qualunque verso la si guardi, una bella serata.
Difficile riassumere diversamente la prima di Patch Adams in Italia nel 2016, l’eccentrico medico di Washington ha chiamato e Busto Arsizio ha risposto, lo ha fatto col calore che contraddistingue il nostro paese, calore e amore, di questo si è parlato. Di quel calore simile, ma diverso, rispetto a quello di un abbraccio, a quell’abbraccio che il dottor Adams, in abiti che forse ricordano poco il medico comunemente inteso, ha chiesto alla platea di darsi. Risposta da lustrarsi gli occhi.
Nessun dibattito, solo una grande lezione di vita, o forse sarebbe meglio dire di approccio alla vita, quella che Patch Adams porta in giro per il mondo da 32 anni.
«Cerchi un amico? Scrivimi, rispondo a tutte le lettere che ricevo, da sempre» è il suo appello in apertura di serata alla platea. Rapporto col pubblico non pagante (tutti gli eventi Centodieci sono gratuiti) che va via via costruendosi mentre cerca di trasmettere il suo approccio alla vita: «Quando avevo 18 anni, dopo tre ricoveri psichiatrici, ho deciso che sarei stato felice. Non ho un brutto giorno da 52 anni», applausi in sala.
Tutto show? Nient’affatto, il dott. Adams prende gli ideali, li semplifica e li riempie di pragmatismo. Succede con un abbraccio, «momento bello perché è un dare e ricevere simultaneo», succede con la sua professione, «non ho mai guadagnato un centesimo dalla mia professione medica, presto le mie cure gratuitamente da 45 anni», succede con i suoi ideali, «volevo costruire un ospedale che prestasse assistenza gratuitamente, al Gesundheit abbiamo assistito oltre 50.000 pazienti, gratis».
Nessuna auto celebrazione, Patch Adams non si nasconde: «Non ho preso un dollaro da Hollywood per il film con Robin Williams ma adesso il costo di una mia serata è più alto e posso comprare una ambulanza con uno speech» e ripercorre la sua vita senza nascondere gli aneddoti più significativi.
Il pubblico presente segue, interagisce, si abbraccia, balla sul palco (ma non solo), si lascia andare a due ore che sono pregne di amore, per davvero.
Patch salta e balla, fa il clown e l’intrattenitore, il maestro e l’amico, per qualcuno l’eroe.
Sale sul palco il rapper Shade, uno che a Patch Adams ha dedicato una canzone che sta scalando le classifiche italiane e che ripropone in versione unplugged: «Forse per voi non significa niente, ma stasera ho conosciuto uno dei miei eroi. Ci siamo abbracciati e sono scese lacrime, sono davvero felice” scrive su Facebook a fine serata.
I like volano, il buon umore pervade Busto Arsizio, l’amore vince sempre.
Vero Patch?