Ordine e disordine, ubbidire o comandare, essere liberi o no. Ma il nuovo non si crea senza pensiero critico
Esiste una parola che può dare gioia, fastidio, repulsione e senso di appartenenza
Oggi parlerò di una parola, di una sola parola. Tutti la conosciamo e spesso la usiamo in tante frasi
La parola è: ORDINE
Qualche esempio?
Fai ordine! Ti ordino! Riordino la camera! Un ordine di vendita! Un ordine di servizio!
Ordiniamo una pizza e la mangiamo durante la partita? L’ordine dei Benedettini!
Questo è un ordine!! Mettere in ordine le idee! Il disordine alimentare! L’ordine di arrivo della gara!
La parola Ordine può assumere molti significati
Sappiamo quanto sia importante mettere in ordine
Metti in ordine la cameretta quando hai terminato di giocare! Ci dicevano da piccoli
Come fai a trovare quel documento in questa confusione… metti in ordine
L’ordine non c’è, lo devi fare, lo devi ricomporre, deve ritornare
Ecco!! L’ordine è qualcosa che torna!
Si dice che il Paradiso terrestre fosse un luogo dove tutto avesse un ordine e Dio ordina ad Adamo ed Eva di non mangiare la mela dall’albero della conoscenza… altrimenti dolore, caduta e disordine.
L’ordine non è mai qualcosa di nuovo, forse c’è sempre stato;
Si ordina con criteri differenti, nei computer ci sono dei filtri che ti chiedono: come vuoi ordinare?
Ordine qualitativo, quantitativo, ordine estetico, ordine temporale
Fare una classifica significa creare ordine
Ordine è anche la disposizione delle cose nel mondo fatto dalla natura
Nel concetto di ordine c’è l’idea che ogni cosa abbia un posto.
Allora anche io ho un posto nel mondo secondo l’ordine prestabilito.
Sto abitando il mio posto?
Esiste anche un ordine logico nel pensare: un esempio
Socrate è un uomo
Tutti gli uomini sono mortali
Socrate è mortale
Ma le parole e i loro significati possono essere fraintesi e si crea un ordine non logico
Il sale fa bere
Bere placa la sete
Il sale placa la sete
Si fraintende, si gioca con le parole, si rende verosimile ma si raggiunge un grande disordine
Si ordina secondo un criterio, un concetto
Potrei azzardare che l’ordine è giusto ma il concetto può essere sbagliato
Un opportunista ordina i suoi impegni e le sue frequentazioni in base a ciò che gli rende, a ciò che gli dà un guadagno
Un idealista ordina in base ai propri valori
Anche Mary Poppins ti ordinava di prendere la pillola ma, furbescamente, ci metteva un po’ di zucchero.
Si tratta quindi di seguire un ordine
Non possiamo esimerci da seguire (o e-seguire) un ordine
I numeri sono Ordinali Ordinati Ordinanti
Le leggi sono ordini
Quindi ti domando
A quali ordini ti assoggetti?
Se fai una dieta (e la concludi), segui necessariamente un ordine che ti dai (o che ti dà il dietologo)
Perché una vendita viene chiamata un ordine??
Ho chiuso un ordine, guadagnerò le provvigioni
Credo dipenda dal fatto che ci sia la richiesta da parte del cliente di un determinato prodotto e, visto che ci si vincola con un impegno e una firma, per entrambi diventa un ordine consegnare la merce (fornitore) e pagare (cliente)
Cosa rischia uno che è fuori dall’ordine
Nel disordine non si trovano le cose
Nel disordine non si trova la strada
Cosa fa pollicino quando si è perso nel bosco e i suoi fratelli piangono disperati?
Sale sull’albero in cerca di un orientamento, un verso.
Scende e dice: andiamo di qua
La sua frase diventa un ordine per i fratelli disperati.
Ecco: chi è disperato è disposto ad accettare ordini.
Se il tuo capo è autoritario e non autorevole, ti ordina di fare le cose.
Tu, non potendo controbattere, ti limiti a farle annichilendo e atrofizzando il pensiero critico.
Questo è un periodo dove prendiamo molti ordini (al massimo ci lamentiamo) e facciamo fatica a creare qualcosa di nuovo.
Un tempo si diceva che solo gli schiavi si lamentano (perché privi di libertà). L’uomo libero non si lamenta
Io credo che sia necessario avere un ordine e sia opportuno sfuggire dal dis-ordine
In fondo si tratta semplicemente di mettere le cose nel “giusto” posto.
La vita in ordine, quindi.
La differenza la fa il fatto che se non ti imponi un ordine (autodisciplina), ti viene dato da altri