Netflix, la rivoluzione delle regole aziendali
È stato il caso editoriale degli ultimi mesi, aprendo un dibattito che ha coinvolto il mondo del business, delle università e della formazione aziendale su tutti i livelli. Stiamo parlando del recente libro scritto dal fondatore di Netflix, l’azienda che ha rivoluzionato l’industria televisiva. “Netflix, l’unica regola è che non ci sono regole”, edito da Garzanti, è stato scritto da Reed Hastings, co-fondatore di Netflix nel 1997, e da Erin Meyer, docente all’INSEAD, una delle più rinomate business school al mondo. Questo non è un libro sulla storia di Netflix, come apparentemente potrebbe sembrare, e non racconta dell’evoluzione della startup. Questo è un libro che parla invece di cultura aziendale, di persone, di talento, di metodo. La “Cultura Netflix” è famosa per dire le cose come stanno. Milioni di persone nel campo del business hanno studiato il Netflix Culture Deck, le famose centoventisette diapositive che proprio Hastings decise di condividere liberamente su Internet nel 2009. Una serie di assiomi che hanno fatto molto discutere docenti e formatori poiché rivoluzionavano e contraddicevano i testi sacri del business management (e gran parte della cultura aziendale made in Harvard).
Leggere “Netflix, l’unica regola è che non ci sono regole” significa comprendere le motivazioni che ci sono dietro il successo di questa azienda. Successo economico, perché nel 2019 – diciassette anni dopo la quotazione in Borsa di Netflix – il prezzo delle sue azioni era salito da uno a trecentocinquanta dollari. Per intenderci, un dollaro investito nelle aziende dello Standard&Poor’s 500 o nelle maggiori aziende per l’indice NASDAQ – nello stesso periodo della quotazione in Borsa di Netflix – avrebbe guadagnato tre o al massimo quattro dollari. Ma il successo di Netflix non è solo economico. Spettatori e critica amano profondamente le serie prodotte: Orange is the New Black e The Crown sono tra le più amate del decennio, mentre Stranger Things è stata la serie più seguita al mondo. La critica ha premiato le serie TV di Netflix con oltre 300 nomination agli Emmy Awards, la vittoria di diverse decine di Oscar, ricevendo ben 17 candidature ai Golden Globes, più di qualsiasi altro network nella storia. Ma anche i professionisti e i dipendenti amano Netflix. In un sondaggio condotto nel 2018 da Hired (un marketplace per talenti tecnologici) i lavoratori di questo settore l’hanno indicata come la prima realtà aziendale per cui vorrebbero lavorare, superando di gran lunga aziende come Google, Tesla e Apple. Ecco perché questo libro è assolutamente importante da leggere. Perché il successo di Netflix non è insolito e, per quanto unico, è basato su delle regole ben definite.
Vi servirà a capire come pensano i dipendenti e i manager, come vengono selezionati i migliori talenti, cosa accade a chi non performa adeguatamente, le enormi libertà e responsabilità di cui godono le persone, il contesto di sincerità e di scambio continuo di feed-back tra colleghi. E contemporaneamente smonta il diktat culturale degli ultimi anni che vedono le procedure, gli indicatori di performance (KPI) e l’implementazione di sistemi di controllo di gestione come gli ingredienti fondamentali del successo di un’azienda.
Hastings smonta completamente questo paradigma: “se assumi in un certo modo e crei un ambiente eccellente, ricco di creativi e di persone di assoluto valore, puoi concedere ampia libertà e autonomia senza ricorrere a procedure asfissianti, controlli eccessivi, KPI, etc. Procedure e KPI tendono ad allontanare i creativi e le persone di valore e così facendo metti a repentaglio il futuro della tua azienda”. Quello che conta, in Netflix, è il talento delle persone assunte che sanno dialogare e rapportarsi con altre persone di assoluto talento e valore. Da qui il concetto di densità e quindi l’assenza di “stronzi brillanti” o di superstar che non sanno fare gioco di squadra. Si vive quotidianamente un contesto collaborativo, schietto e sincero e tutto ciò rende le persone sempre più creative, motivate, responsabili e perfino più efficienti. Altrettanto trasparentemente, viene affermato che se non si è utili alla squadra si viene messi alla porta con una degna buonuscita. Quest’ultimo aspetto non è da sottovalutare: incapaci o persone sleali mettono a repentaglio la densità di talento tanto ricercata.
In Netflix gli stipendi sono sempre più alti dei concorrenti. In Netflix il punto non è lavorare tanto. In Netflix i dipendenti non cercano di accontentare il capo. In Netflix i dipendenti possono andare in ferie quando vogliono. Le parole chiave sono “Libertà” e “Responsabilità” (denominato internamente “F&R”). Hastings afferma che l’unicità nel modo di fare affari di Netflix ha costituito la base per la sua crescita astronomica e la posizione di dominio della categoria oggi, con 193 milioni di clienti paganti in tutto il mondo alla fine di giugno 2020. Questa originale cultura della libertà e della responsabilità ha permesso di crescere costantemente e di innovare fino a creare il colosso di oggi.