L’importanza di sfruttare le opportunità in un momento di crisi
“La parola crisi, scritta in cinese, è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità”.
(John Fitzgerald Kennedy)
In questo momento è molto difficile riflettere sulle opportunità, sui progetti e su qualsiasi ipotesi di crescita: nel migliore dei casi si rischia di cadere nel ridicolo. Eppure guardare avanti è la sola cosa sensata da fare, il miglior investimento per chi è costretto a starsene chiuso in casa.
Una riflessione utile è quella che parte dal definire la crisi quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a crescere. Mai come in questi mesi di segregazione in cui le normali attività economiche sono state stravolte e congelate si sono verificati cambiamenti così radicali. Il vecchio modo di lavorare sta morendo e il nuovo inizia, sia pur con grande difficoltà a manifestarsi. La cosa più sorprendente è la velocità con cui i cambiamenti si sono manifestati: in pochi mesi gli italiani hanno recuperato un ritardo di anni nel modo di fare acquisti, ricercare informazioni, scambiare dati e costruire relazioni. Un ritardo culturale prim’ancora che tecnologico molto preoccupante, considerando la fine del vecchio modo di lavorare, produrre e distribuire.
Il digitale è grande opportunità e il “pensare digitale”, la strada obbligata per dare risposte innovative. Purtroppo, non esistono scorciatoie, bacchette magiche e neppure negozi la cui insegna proponga la vendita di “soluzioni ai problemi”. Tuttavia, recenti indagini demografiche rilevano che molte persone, in particolare le più giovani, hanno usato le costrizioni del primo lockdown per imparare qualcosa di nuovo e di utile. Adesso si tratta di continuare ad investire su sé stessi e iniziare a ragionare su come sarà possibile interpretare in modo nuovo le attività tradizionali.
Una strada consiste nel far leva sulla nuova disponibilità delle persone nell’utilizzare il web. Costruire alleanze di scopo, “fare rete” con attitudini e professionalità diverse partendo da progetti leggeri che implicano un modesto impiego di risorse economiche, sono le scelte che vengono adottate nei periodi di crisi nei Paesi in cui lo spirito imprenditoriale è consuetudine culturale delle persone.
È forse questo il miglior insegnamento che possiamo trarre da questo momento in cui il vecchio muore e il nuovo fatica a imporsi: avere fiducia in sé stessi, nelle proprie capacità e nelle potenzialità del “fare squadra”. Anche volgere lo sguardo al passato è in questo momento molto importante: di fronte al disastro della distruzione e alla necessità di ricostruire partendo da zero, gli italiani hanno sempre (e sottolineo il sempre) saputo dare il meglio di sé, stupendo il mondo intero. La differenza fondamentale è che oggi, nonostante la gravità del momento, non partiamo da zero: siamo una delle nazioni più sviluppate e progredite del mondo. Partendo da questo, si tratta solo di saper guardare avanti con il coraggio dell’intelligenza e l’ottimismo della volontà.