La formula (non tanto segreta) della creatività
Siamo continuamente alla ricerca di formule per ottenere (velocemente) qualcosa: la ricetta della pizza migliore, la formula della felicità, del lavoro perfetto, del matrimonio felice, ecc.
Esiste anche una formula per la creatività?
La creatività è ciò che sprona l’uomo, fin dalla notte dei tempi, a creare qualcosa (che ancora non esiste) per risolvere un problema, per migliorare una certa attività, per generare condivisione e divertimento. Per molti anni, è stata considerata una qualità misteriosa, quasi divina, riservata a pochi eletti, particolarmente intelligenti, fortunati ed ispirati. Per fortuna, oggi, non è più così. Sono tante le persone che in diversi ambiti (scientifico, organizzativo, educativo, aziendale, ecc.) sfruttano le proprie abilità creative.
L’esperienza di generazione creativa, poi, è qualcosa di affascinante, coinvolge una molteplicità di elementi (se ti è capitato, almeno una volta, di avere una buona idea, sai di cosa stiamo parlando). Riguarda, infatti, sia aspetti emotivi (atteggiamenti, sensazioni, emozioni) sia aspetti razionali (abilità, conoscenze, esperienze); coinvolge, inoltre, elementi relativi alla sfera inconscia (intuizioni, visualizzazioni, associazioni, ecc.) e a quella cosciente (osservazioni, riflessioni, ecc.).
Non è facile, quindi, racchiudere tutto questo in una formula … io, comunque, ci provo.
Creatività = Mi x Es x Mo x Es x Im x St x Pr
Espressa in questo modo, probabilmente, non è molto comprensibile: vediamo, allora, di descrivere questi elementi.
Mindset
Il primo passo per essere creativi è avere fiducia nelle nostre abilità creative, essere consapevoli di poter generare delle idee originali ed efficaci. “Che tu creda di farcela o di non farcela, avrai comunque ragione” ammoniva Henry Ford: se siamo convinti che non ci sia una soluzione, desistiamo subito. Se pensiamo, invece, che sia possibile trovare un modo per risolvere la questione, la nostra mente si mette all’opera con un obiettivo ben preciso, e le idee (prima o poi) arrivano. Un mindset creativo comprende la capacità di aprire un ampio ventaglio di possibilità, di pensare fuori dagli schemi, di immaginare l’improbabile e di realizzare l’incredibile.
Esigenze
Diciamoci la verità: l’uomo, per sua natura, è un mammifero pigro, che, se non ha un problema da risolvere, se non vive una frustrazione, non si attiva. La creatività, come ribadisco spesso nei miei corsi, nasce dalla sofferenza, dalla frustrazione e dal desiderio. Quando abbiamo bisogno di sicurezza, ci ingegniamo a costruire palafitte, castelli, ponti levatoi, porte blindate, sistemi di allarme, ecc. Quando abbiamo bisogno di luce, creiamo torce, candele, lampade ad olio, lampadine elettriche, ecc. L’esigenza, che nasca da noi o dalla nostra organizzazione, è la molla che ci stimola ad attivare la creatività, “Mater artium necessitas”, dicevano i latini: “La necessità è la madre delle abilità” o, in termini più semplici, “La necessità aguzza l’ingegno”.
Motivazione (intrinseca)
Gli psicologi sono concordi nel distinguere due componenti della motivazione: motivazione estrinseca e motivazione intrinseca. La motivazione estrinseca proviene dall’esterno ed è determinata da un premio (rinforzo positivo) o da una punizione (rinforzo negativo) che ci aspettiamo. Una persona, quindi, svolge una certa attività perché si aspetta di ricevere una ricompensa (gratificazioni economiche, riconoscimenti, ecc.). La motivazione intrinseca scaturisce dall’interno, nasce dalla curiosità, dalla voglia di realizzare qualcosa di nuovo e di originale. E’ la forza che ci sprona quando svolgiamo un hobby o un’attività sfidante per il gusto di farla. È collegata alla creatività perché, quando realizziamo una nostra idea, proviamo soddisfazione nel momento in cui la creiamo e gratificazione quando riceviamo i compimenti degli altri. “Tutta la differenza fra costruzione e creazione è esattamente questa” – affermava lo scrittore Keith Chesterton – “una cosa costruita si può amare solo dopo che è stata costruita, ma una cosa creata si ama prima che esista.”
Esperienze e conoscenze
Per creare qualcosa di valido, dobbiamo conoscere bene il problema e il contesto; non è necessario essere super esperti, ma è fondamentale padroneggiare la materia. Un altro elemento prezioso sono le esperienze che maturiamo all’interno di un ambito, dato che ci consentono di sperimentare, di sbagliare e di apprendere. Tutto questo bagaglio di conoscenze e di esperienze risulta prezioso perché, come i pezzettini di vetro dentro un caleidoscopio, ci fornisce materiali e spunti da smontare, modificare e riorganizzare creativamente.
Immaginazione
L’immaginazione, che è ben diversa dalla fantasia, ci consente di visualizzare ciò che ancora non esiste, ci permette di giocare con le idee, di trasformarle in qualcosa di concreto e di utile. L’immaginazione ci permette anche di delineare nuovi scenari o anticipare dei cambiamenti. Quando cerchiamo una soluzione ad un problema, l’immaginazione rappresenta lo slancio che ci permette di pensare fuori dagli schemi e di inventare qualcosa di nuovo.
Stima
Uno degli aspetti che caratterizza la creatività è l’abbondanza: quando dedichiamo tempo ed energie ad inventare qualcosa, difficilmente avremo una sola idea e, quando decidiamo di concretizzare un’idea, difficilmente avremo un solo modo per farlo. Ecco perché è importante saper valutare le idee, in base a criteri “oggettivi” (originalità, realizzabilità, economicità, ecc.), in modo da poter discernere quelle più concrete e promettenti.
Pratica Deliberata
Lo psicologo svedese Anders Ericsson, in una ricerca diventata famosa (“Il ruolo della pratica deliberata nell’acquisizione della performance di esperti”, 1993), si è domandato: “Come riescono i grandi (musicisti, sportivi, giocatori di scacchi) a essere così bravi nella loro disciplina?”. L’elemento chiave, oltre alla quantità di tempo dedicato allo “studio”, è risultato il tipo di pratica (esercizi, ecc.). I violinisti più bravi, ad esempio, si “allenavano” suonando in compagnia, esibendosi in pubblico, prendendo lezioni, ma niente produceva miglioramenti come la pratica intenzionale, svolta in solitudine. Una pratica fatta con esercizi mirati, che avevano lo scopo di lavorare sui propri limiti e di superarli. Per sviluppare le nostre abilità creative, dobbiamo allenarle, quotidianamente, con passione e coraggio. Significa applicare delle tecniche creative alle sfide che stiamo affrontando, con il desiderio di «migliorarci», di uscire dalla zona di comfort e di entrare in quella della creatività.
Creatività = Mindset x Esigenze x Motivazione x Esperienze x Immaginazione x Stima x Pratica deliberata
Questa “formula”, come avrai notato, è una moltiplicazione: se anche uno solo di questi elementi è zero, il risultato diventa trascurabile.
Quali sono gli atteggiamenti che sfrutti di più e quali, invece, quelli che vorresti sviluppare maggiormente?