Per migliorare (subito) il proprio umore basta un gesto semplice: sorridere
“Talora la vostra gioia è la fonte del vostro sorriso, ma talora il vostro sorriso può essere la fonte della vostra gioia”.
Thich Nhat Hanh, Maestro Zen e attivista per la pace
Il sorriso è un linguaggio universale. È infatti una delle poche espressioni facciali che vengono riconosciute e comprese in tutte le lingue e in tutte le culture. Si ritiene addirittura che anche i primati siano in grado di sorridere, e lo facciano con lo stesso scopo e per gli stessi motivi degli esseri umani. Secondo numerose ricerche, inoltre, il sorriso non solo è “universale”, ma sorridere aiuta noi stessi e gli altri. Perché ci fa sentire subito meglio. Secondo la teoria psicologica del feedback facciale, le espressioni del nostro viso sono in grado di innescare sufficienti informazioni al nostro cervello per stimolare le emozioni. In particolare, sorridere migliora il nostro umore, e può anche farci vedere il mondo con occhi differenti. Nonostante non sia opportuno mettersi a ridere in situazioni deprimenti, molti studi hanno dimostrato che sorridere aiuta le persone ad affrontare situazioni difficili. A livello fisiologico le aree del cervello che vengono stimolate quando si ride sono l’ipotalamo laterale (coinvolto in numerosi processi tra cui l’eccitazione e la riduzione della percezione del dolore), l’opercolo parietale (responsabile di alcuni processi legati ai sensi), l’amigdala (coinvolta nel prendere decisioni, nella memorizzazione e nelle reazioni emotive), il cervelletto (fondamentale per l’attenzione visiva e il linguaggio). Il “potere” del sorriso è veramente grandissimo, come spiega Ron Gutman nel suo Ted Talk.
Laureato a Stanford, Gutman ha iniziato a lavorare a una ricerca che aveva l’obiettivo di misurare il successo si alcuni studenti dell’Università di Berkley, partendo esaminando la loro foto pubblicata su un vecchio annuario. Misurando il sorriso di queste persone, i ricercatori coinvolti erano in grado di prevedere quanto lungo potesse essere il loro matrimonio, o quanto fosse il loro livello di benessere o ancora quanto sarebbero state di ispirazione per gli altri. In seguito un’altra ricerca ha dimostrato che la larghezza del sorriso dei giocatori di baseball immortalati sulle figurine prima degli Anni ‘50 permetteva di prevedere la lunghezza della loro vita. Quelli che non sorridevano nella foto avevano vissuto una media di 72,9 anni; quelli che invece sfoggiavano sorrisi smaglianti avevano vissuto una media di 80 anni.
Quando siete giù di morale vi capita di mangiare del cioccolato e di sentirvi subito un po’ meglio? Ecco, sorridere può generare lo stesso livello di stimolazione cerebrale di 2000 barrette di cioccolato (con zero calorie!). Sorridere può aiutare a ridurre il livello degli ormoni dello stress (cortisolo, adrenalina e dopamina), e ad aumentare quelli che regolano l’umore. C’è da chiedersi come mai, a fronte di tutti questi dati e ricerche, da adulti smettiamo di ridere con frequenza: un terzo delle persone adulte sorridere più di 20 volte al giorno, e meno del 14% sorride meno di 5 volte al giorno. Mentre i bambini in media sorridono fino a 400 volte al giorno!
Un’occasione per tornare a sorridere, e imparare quali sono i benefici della risata è fissata per il 27 febbraio a Palermo, data in cui torna Centodieci è Ispirazione, che avrà come ospite Patch Adams, il “medico del sorriso”. In un suo recente intervento Adams ha svelato il segreto del suo sorriso: “Io sono grato alla vita: sono grato che mi abbia dato le braccia, le gambe e dico grazie per almeno 10 miliardi di altre cose. Vivo le mie giornate all’insegna della gratitudine: mi sveglio e ringrazio la vita, vado a dormire e faccio lo stesso”. Essere grati è un modo per sorridere alla vita, e presenta moltissimi vantaggi: ci fa vivere più a lungo, rafforza il sistema immunitario, riduce lo stress, rallenta il battito cardiaco, stimola le endorfine (e quindi ci mette di buonumore), ci rende più efficienti sul lavoro, migliora le nostre relazioni sociali. E come possiamo coltivare il sorriso, ogni giorno? Un sistema è quello di tenere un diario della gratitudine. Bastano pochi minuti ogni sera, per scrivere su un quaderno da 3 a 5 cose per cui siamo grati. Non devono essere per forza accadimenti strabilianti (come la vincita alla lotteria), ma devono essere piccole cose per cui ci sentiamo di rendere grazie quel giorno… Il caffè con un’amica, il divano di casa dopo una lunga giornata di lavoro, un bagno caldo, il sorriso dei propri figli. Ognuno ha qualcosa per cui essere grato ogni giorno, e prenderne nota ci può aiutare a sentirci meglio, a sorridere alla vita, e ad avere più fiducia in noi stessi e negli altri.