Il nostro tempo, che bene prezioso! Usiamolo per fare del bene agli altri
Sul tempo si è detto tutto il dicibile! A partire dall’antichità, dove i filosofi greci si chiedevano che valore avesse il tempo, se esistesse veramente o se fosse solo un’illusione, se tra qualche secondo siamo la stessa persona di qualche secondo prima, e come misurarlo, se fosse uguale per tutti o la nostra concezione del suo passare lo influenzi effettivamente e molto altro. Poi si è passati alla scienza, dove con la semplice consonante “t” si va a definire la variabile tempo, presente in quasi tutte le equazioni che descrivono i comportamenti dell’universo, arrivando a Einstein che vide il tempo come indissolubile dallo spazio clonando così il termine spazio-tempo, ma ammettendo che la forte gravità e la curvatura spazio-temporale ne modifichi il suo, a quanto pare non immutabile, flusso.
Una cosa però è sicura: il nostro tempo di persona umana legata al fisico è destinato a finire. Nessuno, ricco, povero, potente o umile può comprare il tempo, né metterlo in vendita: non ci è destinato per meriti o per colpa, ma c’è! Sicuramente se non abbiamo nessun controllo sul tempo è nostra responsabilità sfruttarlo al meglio o cercare di farlo, spremerlo più che possiamo. È molto meglio un tempo ridotto in questa Terra ma usato al meglio, che tutti gli anni del mondo passati a non far niente, lo sanno bene gli intenditori grandi sostenitori del detto “poco ma buono”, lo sanno bene quelle persone che tentano di fare la differenza.
D’altronde, qualsiasi sia la durata della nostra vita, è comunque un nulla se confrontato alla lunghezza della vita dell’universo, è nulla se considerato l’inesorabile passare del tempo, l’unico modo per sopravvivere è fare qualcosa per l’umanità, non fosse per aiutare gli altri, almeno per essere ricordati e la morte in questo, nonostante tutti la temiamo, è un grande aiuto: ci mette davanti alla realtà! Se avessimo tutto il tempo del mondo probabilmente continueremo a rimandare per pigrizia senza concludere niente, sapere che c’è una fine invece, cambia tutto! Ci mette nella facoltà di capire che se vogliamo fare qualcosa dobbiamo agire subito perché dopo potrebbe essere tardi. Se vogliamo usare anche qui la scienza, anche se non credo ce ne sia bisogno, bisogna sapere che secondo Einstein c’è una cosa che può variare il passare del tempo in un corpo: la velocità! Più ci si avvicina alla velocità della luce più il tempo scorre piano, da qui il paradosso dei due gemelli, e proprio come la velocità rallenta il tempo nella relatività, il non sprecare tempo equivale a sfruttare al massimo nella vita quotidiana.
Per concludere, visto che non siamo eterni, il fatto di avere una fine della quale non abbiamo idea di quando essa sia, e che per quanto ne sappiamo potrebbe essere anche domani , obbliga a tenere a mente che se dobbiamo far qualcosa il momento giusto è uno solo: adesso! Allo stesso momento ci ricorda anche che il tempo deve essere organizzato e perciò di non aver paura di investirlo nei progetti futuri, anche in quelli che ne impegneranno tanto: è giusto infatti agire oggi, ma spesso bisogna farlo pensando al futuro.
Questo però, a sua volta, ci deve aprire gli occhi sul fatto che non sempre faremo il massimo, certi giorni serve la quotidianità, il riposo, le cose semplici, un modo per sfruttare al massimo questo tempo è apprezzare le piccole cose che ci danno piacere e la compagnia delle persone a cui vogliamo bene.
Sono le grandi cose che rendono una vita una grande vita, ma sono quelle piccole che la rendono una vita felice.