Il cambiamento disorienta? Vediamo come affrontarlo al meglio
Anche tu hai provato nella tua vita a cambiare delle abitudini? Che fosse una nuova abitudine da inserire nella quotidianità, come andare a correre per esempio, oppure un’abitudine da eliminare come mangiare dolci o fumare, prima o poi è una tappa che abbiamo attraversato tutti. In questo articolo vediamo perché per noi esseri umani è così difficile cambiare abitudini e soprattutto quattro spunti pratici, utili se desideriamo cambiare qualcosa nella nostra vita.
Perché cambiare abitudini è così difficile?
Noi umani siamo esseri abitudinari non c’è nulla da fare. Ovviamente abbiamo delle differenze soggettive tra noi che ci rendono persone uniche, anche nell’affrontare il cambiamento. Ma rimane il fatto che tendiamo a sentirci meglio nella nostra comfort zone, quando facciamo ciò che abbiamo sempre fatto. Quindi questo è un primo motivo per cui è difficile cambiare, ma ce n’è anche un altro.
Se pensiamo alle abitudini che abbiamo provato a cambiare in passato ci rendiamo conto che in generale ciò che riteniamo una buona abitudine ha per noi un costo immediato e una gratificazione dilazionata nel tempo, meccanismo opposto invece per le cattive abitudini.
Facciamo un esempio. Iniziare ad andare a correre tutte le mattine ha il costo immediato della fatica di alzarsi presto, uscire di casa e fare fatica fisica. L’impatto positivo di questo nuovo comportamento si toccherà con mano in futuro, quando dopo qualche settimana di allenamento per esempio ci si sentirà più in forma.
Mentre mangiare un dolcetto ogni sera dà la gratificazione immediata di sentirsi appagati mentre ce lo gustiamo e l’impatto negativo dell’aumento di peso e altro arriverà nel tempo.
Quindi consideriamo che cambiare abitudini è difficile proprio per come noi umani funzioniamo.
Come aiutarci per cambiare abitudini?
Quindi ora vediamo quali piccole ma concrete strategie possiamo attuare per facilitarci un po’ il percorso di cambiamento. Qui esploriamo quattro spunti che poi devono essere adattati da voi a seconda di ciò che ritenete più utile. Non sono quattro regole auree da seguire pedissequamente.
- Per cambiare abitudine, dillo ad un amico
Questo è utile per due motivi, a seconda della situazione. Se cambiamo un nostro comportamento insieme a qualcun altro per esempio dandoci un orario con un amico tutte le mattine per andare a correre, favoriamo il nostro senso di responsabilità su quest’azione perché abbiamo un appuntamento. Il secondo aspetto vale in quelle circostanze in cui la persona a cui lo diciamo non esegue l’azione con noi, quindi per esempio non si sveglia per correre insieme al mattino. Ma il solo fatto di condividere un proprio obiettivo con qualcun altro aumenta le probabilità che proseguiamo nel nostro intento in quanto sappiamo che prima o poi l’altro ci chiederà come sta andando con ciò che ci eravamo ripromessi di fare. - Per cambiare abitudine, individua il tuo perché
Una delle teorie più affermate sulla motivazione è quella dei due fattori di Herzberg per cui siamo motivati nel fare qualcosa quando sappiamo il motivo per cui dovremmo farlo e siamo nelle condizioni di poterlo fare. Dando per scontato il secondo, in questa circostanza, concentriamoci sul primo punto. Aumentiamo la nostra motivazione nell’introdurre una nuova abitudine quando per noi è chiaro il perché dovremmo farlo, che senso ha per noi. E non può essere un semplice “mi hanno detto che fa bene” ma deve essere rilevante per noi. - Per cambiare abitudine, vai per piccoli passi
Cambiare costa fatica, abbiamo già detto. Il cambiamento è paragonabile ad una navicella spaziale in partenza dalla Terra. Per sollevarsi ha bisogno di un sacco di energia, come il cambiamento all’inizio, ma una volta in orbita prosegue consumando meno, come col trascorrere del tempo quando quell’abitudine per noi diventa automatica. Ecco quindi possiamo aiutarci in quella prima fase procedendo per piccoli passi, senza avere la pretesa di andare incontro ad un cambiamento radicale e repentino. - Per cambiare abitudine, usa degli ostacoli a ciò che è noto
La nostra quotidianità è costellata di piccoli ma significativi automatismi e quindi se vogliamo interromperli possiamo aiutarci costruendoci un ambiente intorno a noi che ci direzioni dove desideriamo. Per esempio se voglio smettere di mangiare i dolci, mettere un ostacolo significa non averli in dispensa. Infatti se li teniamo in casa e cerchiamo di resistere prima o poi naturalmente cadremo in tentazione.
Quindi per introdurre una nuova abitudine nella tua vita individua tra queste o altre strategie quelle più adeguate a te e seguile, proprio perché ci serve metterci nelle condizioni migliori per affrontare il cambiamento.